Le relazioni politiche e diplomatiche tra l’Irlanda e l’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale sono qui analizzate in una prospettiva comparativa, dal momento che l’atteggiamento iniziale di entrambe le nazioni nei confronti del conflitto era molto simile: la neutralità dell’Irlanda e la “non belligeranza” mussoliniana avevano infatti dei punti in comune. La “certa considerazione” del presidente de Valera per la Gran Bretagna (che egli fece presente al ministro tedesco in Irlanda) ha significato per il Paese una “non belligeranza, piuttosto che neutralità”, come Trevor Salmon conclude nel capitolo 5 della sua Unneutral Ireland (Oxford, 1989). La consultazione di carte inedite degli archivi irlandesi, recentemente rese consultabili agli studiosi, fornisce un contributo originale all’interpretazione della neutralità irlandese - la cui comprensione storica è stata riconsiderata nel corso degli ultimi venti anni - e all’esame della posizione geopolitica irlandese nel contesto europeo durante le Emergency. In questa direzione, le carte del ministro irlandese a Roma Michael MacWhite offrono un contributo molto importante per approfondire il punto di vista irlandese sulla politica estera italiana e le relazioni tra i due Paesi dal momento che MacWhite è stato destinato alla nuova sede di Roma dal gennaio 1938 fino al 1950. Anche se il ruolo di MacWhite non è stato finora approfondito, egli fornisce un quadro interessante e preciso della posizione irlandese durante la guerra e del coinvolgimento italiano nel conflitto. Egli è infatti un acuto osservatore degli eventi politici che si svolgevano nel paese in cui era in servizio, descrivendo con cura giorno per giorno tutte le fasi cruciali che portarono al conflitto generale. Il suo punto di vista, che avrebbe dovuto essere super partes, in realtà tendeva a essere critico nei confronti del regime fascista e più favorevole verso gli alleati.

Pretending to be neutral. La politica estera italiana alla vigilia della Seconda guerra mondiale dalle carte di Michael MacWhite

Sommella, Valentina
2012

Abstract

Le relazioni politiche e diplomatiche tra l’Irlanda e l’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale sono qui analizzate in una prospettiva comparativa, dal momento che l’atteggiamento iniziale di entrambe le nazioni nei confronti del conflitto era molto simile: la neutralità dell’Irlanda e la “non belligeranza” mussoliniana avevano infatti dei punti in comune. La “certa considerazione” del presidente de Valera per la Gran Bretagna (che egli fece presente al ministro tedesco in Irlanda) ha significato per il Paese una “non belligeranza, piuttosto che neutralità”, come Trevor Salmon conclude nel capitolo 5 della sua Unneutral Ireland (Oxford, 1989). La consultazione di carte inedite degli archivi irlandesi, recentemente rese consultabili agli studiosi, fornisce un contributo originale all’interpretazione della neutralità irlandese - la cui comprensione storica è stata riconsiderata nel corso degli ultimi venti anni - e all’esame della posizione geopolitica irlandese nel contesto europeo durante le Emergency. In questa direzione, le carte del ministro irlandese a Roma Michael MacWhite offrono un contributo molto importante per approfondire il punto di vista irlandese sulla politica estera italiana e le relazioni tra i due Paesi dal momento che MacWhite è stato destinato alla nuova sede di Roma dal gennaio 1938 fino al 1950. Anche se il ruolo di MacWhite non è stato finora approfondito, egli fornisce un quadro interessante e preciso della posizione irlandese durante la guerra e del coinvolgimento italiano nel conflitto. Egli è infatti un acuto osservatore degli eventi politici che si svolgevano nel paese in cui era in servizio, descrivendo con cura giorno per giorno tutte le fasi cruciali che portarono al conflitto generale. Il suo punto di vista, che avrebbe dovuto essere super partes, in realtà tendeva a essere critico nei confronti del regime fascista e più favorevole verso gli alleati.
2012
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