Il lavoro ha ad oggetto l'analisi delle procedure contabili nell'esecuzione degli appalti di opere pubbliche, svolta su tre linee fondamentali: la ricerca e l'esame di norme e disposizioni che, in tema di procedure contabili seguite per la realizzazione di opere pubbliche, si pongono palesemente in deroga alla procedura standardizzata prevista nella normativa sulla contabilità dello Stato;la verifica dell'esistenza di prassi derogatorie connesse con la concreta applicazione degli istituti più specificamente attinenti all'esecuzione di opere pubbliche; l'analisi delle pronunce rese nell'ultimo decennio dalla giurisprudenza amministrativa in materia di realizzazione di opere pubbliche. Dall'indagine emerge che, nella realizzazione di opere pubbliche, le procedure contabili seguite dalle amministrazioni nell'adempimento della propria controprestazione si discostano da quella canonizzata nella normativa contabilistica, per assumere una fisionomia loro propria. Questo fenomeno può essere inquadrato in un processo di adattamento che corrisponde ad un'evoluzione del ruolo originario della normativa contabile, che non e' più quello del controllo della spesa in termini meramente quantitativi, ma quello di orientare l'uscita finanziaria verso l'obiettivo della concreta funzionalità dell'opera. Sotto un profilo più generale, si dimostra che la procedura contabile cristallizzata nella normativa del 1923-1924, pur continuando a svolgere un ruolo di modello-guida, e' ormai solo una parte di quello che può considerarsi un vero e proprio sistema delle procedure di spesa, nel cui ambito non primeggiano più i procedimenti ordinati, bensì quelli di carattere speciale o, comunque, derogatorio.

Le procedure contabili nell'appalto di opere pubbliche

MERCATI, Livia
1993

Abstract

Il lavoro ha ad oggetto l'analisi delle procedure contabili nell'esecuzione degli appalti di opere pubbliche, svolta su tre linee fondamentali: la ricerca e l'esame di norme e disposizioni che, in tema di procedure contabili seguite per la realizzazione di opere pubbliche, si pongono palesemente in deroga alla procedura standardizzata prevista nella normativa sulla contabilità dello Stato;la verifica dell'esistenza di prassi derogatorie connesse con la concreta applicazione degli istituti più specificamente attinenti all'esecuzione di opere pubbliche; l'analisi delle pronunce rese nell'ultimo decennio dalla giurisprudenza amministrativa in materia di realizzazione di opere pubbliche. Dall'indagine emerge che, nella realizzazione di opere pubbliche, le procedure contabili seguite dalle amministrazioni nell'adempimento della propria controprestazione si discostano da quella canonizzata nella normativa contabilistica, per assumere una fisionomia loro propria. Questo fenomeno può essere inquadrato in un processo di adattamento che corrisponde ad un'evoluzione del ruolo originario della normativa contabile, che non e' più quello del controllo della spesa in termini meramente quantitativi, ma quello di orientare l'uscita finanziaria verso l'obiettivo della concreta funzionalità dell'opera. Sotto un profilo più generale, si dimostra che la procedura contabile cristallizzata nella normativa del 1923-1924, pur continuando a svolgere un ruolo di modello-guida, e' ormai solo una parte di quello che può considerarsi un vero e proprio sistema delle procedure di spesa, nel cui ambito non primeggiano più i procedimenti ordinati, bensì quelli di carattere speciale o, comunque, derogatorio.
1993
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