Il bilancio dei sistemi elettorali maggioritari adottati dal 1993 richiede l’abbandono di modelli che hanno imposto un bipolarismo coattivo, moltiplicato il numero dei partiti, dato vita a governi poco stabili e inefficienti e introdotto un elemento populistico-plebiscitario nella indicazione del leader a scapito dell’effettiva scelta dei parlamentari da parte del corpo elettorale. Sarebbe quindi necessario adottare un sistema proporzionale corretto come quello tedesco, che potrebbe contribuire a ricostruire il legame tra partiti ed interessi sociali e dare vita a governi basati su effettive convergenze programmatiche. Purtroppo nella maggioranza parlamentare sembrano emergere proposte di sistemi ibridi e contraddittori che ripropongono, o addirittura esasperano, i difetti di quelli precedenti e non risolvono il problema di fondo, che è quello della crisi della rappresentanza e del rapporto politica-società.
Riforma elettorale e rappresentanza
VOLPI, Mauro
2012
Abstract
Il bilancio dei sistemi elettorali maggioritari adottati dal 1993 richiede l’abbandono di modelli che hanno imposto un bipolarismo coattivo, moltiplicato il numero dei partiti, dato vita a governi poco stabili e inefficienti e introdotto un elemento populistico-plebiscitario nella indicazione del leader a scapito dell’effettiva scelta dei parlamentari da parte del corpo elettorale. Sarebbe quindi necessario adottare un sistema proporzionale corretto come quello tedesco, che potrebbe contribuire a ricostruire il legame tra partiti ed interessi sociali e dare vita a governi basati su effettive convergenze programmatiche. Purtroppo nella maggioranza parlamentare sembrano emergere proposte di sistemi ibridi e contraddittori che ripropongono, o addirittura esasperano, i difetti di quelli precedenti e non risolvono il problema di fondo, che è quello della crisi della rappresentanza e del rapporto politica-società.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.