Tra la fine del 1916 e gli inizi del 1917, quando cominciarono a crescere le speranze di una rapida conclusione della guerra mondiale, in alcuni pacifisti democratici italiani, e in particolare in Ernesto Teodoro Moneta, Premio Nobel per la pace nel 1907, maturò l’idea di promuovere la nascita di una federazione degli Stati europei, vista come garanzia di una pace solida e duratura. La morte di Moneta, nelle prime settimane del 1918, e soprattutto la formulazione dei principii wilsoniani fecero sì che, al termine del conflitto, le aspirazioni di molti pacifisti borghesi italiani, e in special modo del deputato radicale Edoardo Giretti, si indirizzassero verso un progetto ancora più ambizioso, vale a dire la fondazione di una società sovrannazionale che riunisse tutti, o quasi tutti, gli Stati del mondo. A tale scopo, essi aderirono con convinzione alla «Famiglia Italiana per la Società delle Nazioni», un’associazione sorta alla fine del 1918, dopo che sodalizi analoghi erano già stati costituiti da qualche mese negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Francia per cercare di accelerare il processo di formazione dell’organismo societario e, una volta che quest’ultimo fosse stato istituito, per sostenerne l’azione, diretta ad assicurare la pacifica coesistenza fra gli Stati e il rispetto dei trattati di pace.

Edoardo Giretti e il pacifismo borghese italiano tra il vagheggiamento di una federazione degli Stati europei e la nascita della Società delle Nazioni (1916-1920)

D'ANGELO, Lucio
2013

Abstract

Tra la fine del 1916 e gli inizi del 1917, quando cominciarono a crescere le speranze di una rapida conclusione della guerra mondiale, in alcuni pacifisti democratici italiani, e in particolare in Ernesto Teodoro Moneta, Premio Nobel per la pace nel 1907, maturò l’idea di promuovere la nascita di una federazione degli Stati europei, vista come garanzia di una pace solida e duratura. La morte di Moneta, nelle prime settimane del 1918, e soprattutto la formulazione dei principii wilsoniani fecero sì che, al termine del conflitto, le aspirazioni di molti pacifisti borghesi italiani, e in special modo del deputato radicale Edoardo Giretti, si indirizzassero verso un progetto ancora più ambizioso, vale a dire la fondazione di una società sovrannazionale che riunisse tutti, o quasi tutti, gli Stati del mondo. A tale scopo, essi aderirono con convinzione alla «Famiglia Italiana per la Società delle Nazioni», un’associazione sorta alla fine del 1918, dopo che sodalizi analoghi erano già stati costituiti da qualche mese negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Francia per cercare di accelerare il processo di formazione dell’organismo societario e, una volta che quest’ultimo fosse stato istituito, per sostenerne l’azione, diretta ad assicurare la pacifica coesistenza fra gli Stati e il rispetto dei trattati di pace.
2013
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