La presentazione in Parlamento del ddl del senatore Bersani rappresenta l’occasione per tornare a riflettere sull’importante tema della stato giuridico dell’ufficiale giudiziario, nonché delle sue competenze nell’ambito dell’esecuzione forzata. In particolare, l’autore rileva come l’ambiguità del ruolo dell’ufficiale giudiziario nell’ambito del processo esecutivo si ripercuota sull’ambiguità della figura professionale, che si trova in mezzo al guado tra figura libero-professionale e dipendente statale. Il citato ddl, puntando ad una riqualificazione dell’ufficiale giudiziario, punta alla valorizzazione della figura come libero professionista, scelta che l’autore ritiene compatibile con le nostre tradizioni storiche più risalenti. Quindi, dopo aver ripercorso il testo del ddl in riferimento al nuovo ruolo che l’ufficiale giudiziario dovrebbe avere nell’esecuzione forzata, l’autore si spinge a proporre un superamento della visione giuspubblicistica dell’attività esecutiva, in favore di una visione giusprivatistica, emergente in epoche passate, ferma restando la salvezza del ruolo del giudice ove si tratti di risolvere controversie giuridiche sorte in occasione dell’esecuzione forzata

Osservazioni sul ddl. Berselli per l'istituzione di un nuovo statuto professionale degli ufficiali giudiziali ed una riforma dell'esecuzione forzata

BOVE, Mauro
2009

Abstract

La presentazione in Parlamento del ddl del senatore Bersani rappresenta l’occasione per tornare a riflettere sull’importante tema della stato giuridico dell’ufficiale giudiziario, nonché delle sue competenze nell’ambito dell’esecuzione forzata. In particolare, l’autore rileva come l’ambiguità del ruolo dell’ufficiale giudiziario nell’ambito del processo esecutivo si ripercuota sull’ambiguità della figura professionale, che si trova in mezzo al guado tra figura libero-professionale e dipendente statale. Il citato ddl, puntando ad una riqualificazione dell’ufficiale giudiziario, punta alla valorizzazione della figura come libero professionista, scelta che l’autore ritiene compatibile con le nostre tradizioni storiche più risalenti. Quindi, dopo aver ripercorso il testo del ddl in riferimento al nuovo ruolo che l’ufficiale giudiziario dovrebbe avere nell’esecuzione forzata, l’autore si spinge a proporre un superamento della visione giuspubblicistica dell’attività esecutiva, in favore di una visione giusprivatistica, emergente in epoche passate, ferma restando la salvezza del ruolo del giudice ove si tratti di risolvere controversie giuridiche sorte in occasione dell’esecuzione forzata
2009
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