Grazie al ritrovamento di una testa tra i frammenti lapidei del Museo archeologico di Firenze, l'articolo analizza l'opera nel contesto della scultura fiorentina di primo Quattrocento, identificandola come testa di angelo e prospettandone l'attribuzione a Nanni di Banco. Se ne ipotizza l'esecuzione in un momento dell' attività dello scultore prossimo al suo impegno nella Porta della Mandorla del Duomo di Firenze, assunto in collaborazione con il padre Antonio.

UNA TRACCIA PER LA GIOVINEZZA DI NANNI DI BANCO /

NERI, Enrica
1996

Abstract

Grazie al ritrovamento di una testa tra i frammenti lapidei del Museo archeologico di Firenze, l'articolo analizza l'opera nel contesto della scultura fiorentina di primo Quattrocento, identificandola come testa di angelo e prospettandone l'attribuzione a Nanni di Banco. Se ne ipotizza l'esecuzione in un momento dell' attività dello scultore prossimo al suo impegno nella Porta della Mandorla del Duomo di Firenze, assunto in collaborazione con il padre Antonio.
1996
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