Lo scopo del presente studio di epidemiologia molecolare è stato quello di valutare gli effetti genotossici conseguenti alla esposizione occupazionale a chemioterapici antineoplastici (CTA) mediante un monitoraggio di effetto biologico su operatori ospedalieri. Lo studio è stato condotto su 52 soggetti aventi mansioni connesse alla preparazione, manipolazione e somministrazione di CTA, in servizio presso una struttura ospedaliera di Perugia e 52 soggetti di controllo (soggetti non esposti a CTA o ad altre genotossine) appaiati per età, sesso e abitudini fumatorie. Il test della cometa ed il test del micronucleo sono stati utilizzati per valutare gli effetti genotossici a livello dei linfociti circolanti dei soggetti allo studio. Il danno primario al DNA valutato con il test della cometa è risultato significativamente più elevato nei soggetti esposti rispetto ai controlli. Mentre nessuna differenza statisticamente significativa tra esposti e controlli è stata riscontrata relativamente alla frequenza di micronuclei. L'analisi di regressione lineare multivariata ha confermato l'associazione tra esposizione occupazionale a CTA e aumentati livelli di danno primario al DNA; nel gruppo degli esposti livelli più elevati di danno primario al DNA sono risultati associati con anzianità di servizio superiore a 10 anni. I risultati di questo studio confermano l'esistenza di un rischio genotossico connesso alla manipolazione di CTA in ambiente ospedaliero. Ai fini di una più corretta sorveglianza sanitaria dei soggetti esposti a CTA, si propone una integrazione del protocollo di monitoraggio ambientale/biologico (chimico-analitico) con un monitoraggio di effetto biologico (bio-tossicologico) consistente nella valutazione di end-points genetici su linfociti circolanti.
Valutazione di effetti genotossici in soggetti con esposizione occupazionale a chemioterapici antiblastici
MORETTI, Massimo;VILLARINI, Milena;DOMINICI, LUCA;FATIGONI, Cristina;DELL'OMO, Marco;MUZI, Giacomo;MONARCA, Silvano
2013
Abstract
Lo scopo del presente studio di epidemiologia molecolare è stato quello di valutare gli effetti genotossici conseguenti alla esposizione occupazionale a chemioterapici antineoplastici (CTA) mediante un monitoraggio di effetto biologico su operatori ospedalieri. Lo studio è stato condotto su 52 soggetti aventi mansioni connesse alla preparazione, manipolazione e somministrazione di CTA, in servizio presso una struttura ospedaliera di Perugia e 52 soggetti di controllo (soggetti non esposti a CTA o ad altre genotossine) appaiati per età, sesso e abitudini fumatorie. Il test della cometa ed il test del micronucleo sono stati utilizzati per valutare gli effetti genotossici a livello dei linfociti circolanti dei soggetti allo studio. Il danno primario al DNA valutato con il test della cometa è risultato significativamente più elevato nei soggetti esposti rispetto ai controlli. Mentre nessuna differenza statisticamente significativa tra esposti e controlli è stata riscontrata relativamente alla frequenza di micronuclei. L'analisi di regressione lineare multivariata ha confermato l'associazione tra esposizione occupazionale a CTA e aumentati livelli di danno primario al DNA; nel gruppo degli esposti livelli più elevati di danno primario al DNA sono risultati associati con anzianità di servizio superiore a 10 anni. I risultati di questo studio confermano l'esistenza di un rischio genotossico connesso alla manipolazione di CTA in ambiente ospedaliero. Ai fini di una più corretta sorveglianza sanitaria dei soggetti esposti a CTA, si propone una integrazione del protocollo di monitoraggio ambientale/biologico (chimico-analitico) con un monitoraggio di effetto biologico (bio-tossicologico) consistente nella valutazione di end-points genetici su linfociti circolanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.