Sweet Itch (SI) è il termine inglese che definisce una dermatite allergica a carattere stagionale causata da ditteri, tra cui spiccano per frequenza quelli del genere Culicoides. Pur essendo una dermatopatia ben documentata in ambito internazionale, a tutt’oggi nel nostro Paese vi sono solo rare segnalazioni, peraltro riferite alle regioni settentrionali. Scopi del presente lavoro sono stati quelli di documentare la presenza di tale malattia nell’Italia centrale, verificare le specie di Culicoides coinvolte, nonché di valutare l’attendibilità del test intradermico eseguito con allergeni purificati provenienti dagli Stati Uniti. L’indagine, condotta tra la primavera del 2004 e l’estate del 2005 in scuderie dell’Italia centrale, ha riguardato 2 gruppi di 15 cavalli ciascuno, il primo costituito da animali affetti da una dermatopatia pruriginosa a carattere stagionale ed il secondo da soggetti asintomatici (gruppo controllo). I cavalli del primo gruppo sono stati sottoposti ad un iter diagnostico che ha previsto, in prima istanza, l’esclusione di tutte le dermatopatie di natura endo- ed ectoparassitaria e quindi l’indicazione, da un punto di vista istopatologico, della natura allergica della malattia in atto. Tutti i soggetti con quadro clinico ed istopatologico compatibile con SI e quelli del gruppo controllo sono stati sottoposti a prove intradermiche con un estratto di Culicoides variipennis, utilizzando 3 distinte concentrazioni (0,001, 0,0002 e 0,0001 w/v) e 2 differenti volumi d’inoculo (0,1 e 0,05 ml) per ciascuna concentrazione.
L'intradermoreazione con estratti di culicoides variipennis in cavalli del centro Italia affetti da sweet itch
VERONESI, FABRIZIA;MECHELLI, Luca;DIAFERIA, MANUELA;
2006
Abstract
Sweet Itch (SI) è il termine inglese che definisce una dermatite allergica a carattere stagionale causata da ditteri, tra cui spiccano per frequenza quelli del genere Culicoides. Pur essendo una dermatopatia ben documentata in ambito internazionale, a tutt’oggi nel nostro Paese vi sono solo rare segnalazioni, peraltro riferite alle regioni settentrionali. Scopi del presente lavoro sono stati quelli di documentare la presenza di tale malattia nell’Italia centrale, verificare le specie di Culicoides coinvolte, nonché di valutare l’attendibilità del test intradermico eseguito con allergeni purificati provenienti dagli Stati Uniti. L’indagine, condotta tra la primavera del 2004 e l’estate del 2005 in scuderie dell’Italia centrale, ha riguardato 2 gruppi di 15 cavalli ciascuno, il primo costituito da animali affetti da una dermatopatia pruriginosa a carattere stagionale ed il secondo da soggetti asintomatici (gruppo controllo). I cavalli del primo gruppo sono stati sottoposti ad un iter diagnostico che ha previsto, in prima istanza, l’esclusione di tutte le dermatopatie di natura endo- ed ectoparassitaria e quindi l’indicazione, da un punto di vista istopatologico, della natura allergica della malattia in atto. Tutti i soggetti con quadro clinico ed istopatologico compatibile con SI e quelli del gruppo controllo sono stati sottoposti a prove intradermiche con un estratto di Culicoides variipennis, utilizzando 3 distinte concentrazioni (0,001, 0,0002 e 0,0001 w/v) e 2 differenti volumi d’inoculo (0,1 e 0,05 ml) per ciascuna concentrazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.