La realtà tra essenza ed esperienza. La proposta fenomenologica di Husserl

Fin dall’incitazione delle Ricerche logiche di «tornare alle “cose stesse”» è chiara l’intenzione della “nuova scienza”, di riuscire a ribadire contro ogni soggettivismo che la realtà cosale è fenomeno per la coscienza. Essenzialmente, però, questo suo apparire non implica affatto una sua restrizione ad essere un mero dato di coscienza. La cosa e la coscienza piuttosto si incontrano come due distinte e irriducibili identità. Ognuna riceve senso da questo incontro in un orizzonte che si costituisce proprio tra due poli diversi, ma indipendenti, nella relativa e correlata essenza. La correlazione costitutiva (l’incontro intenzionale tra le due entità) consente la formulazione di un nuovo concetto di realtà. La realtà nasce dall’incontro di una coscienza che percepisce, che fa esperienza di un’essenza, la quale, a sua volta, si offre nel suo darsi ad una coscienza che “risponde ai suoi rimandi” e si rivolge a prendere in considerazione quanto la cosa offre in questo suo darsi.