Fin dal Medioevo il volgare di Borgo Sansepolcro, insieme con quello della vicina Anghiari, suo gemello, viene a costituire con l’aretino e il cortonese il gruppo dei dialetti della Toscana orientale. Ciononostante, per la sua particolare collocazione geografica al confine tra area marchigiano-romagnola e area umbra settentrionale, si apparenta per alcune peculiarità non secondarie con i vicini volgari di Città di Castello e Perugia. Lo studio produce l’edizione interpretativa delle sezioni trecentesche degli Statuti della compagnia della S. Croce e degli Statuti dell’arte dei calzolari, trasmessi da due codici, le cui caratteristiche fisiche sono puntualmente descritte, che si conservano nel locale Archivio storico e che rivestono una particolare importanza non solo per la storia linguistica, ma anche per quella religiosa ed economico-sociale della cittadina toscana. La fisionomia del volgare di Borgo Sansepolcro è delineata mediante una sistematica analisi delle consuetudini grafiche degli scriventi, dei fenomeni relativi al vocalismo e al consononantismo e delle caratteristiche morfologiche e sintattiche. Lo studio è concluso da un glossario delle voci e delle espressioni più significative e dagli indici onomastici. Since the Middle Ages the vernacular of Borgo Sansepolcro, together with that of the nearby Anghiari, its twin, comes to constitute with the vernaculars of Arezzo and Cortona the dialect group of eastern Tuscany. Nevertheless, for its particular geographical location on the border between Marche-Romagna region and northern area of Umbria, this vernacular is akin to some (not secondary) peculiarities with neighbor vulgars of Città di Castello and Perugia. This study produces the interpretative edition of the fourteenth century sections of the Statutes of Compagnia della S. Croce e of Arte dei Calzolari, transmitted by two codes (whose physical characteristics are duly described), that are conserved in the local Historical Archive, and that are of particular importance not only for linguistic history, but also for religious and economic-social history of the Tuscan city. The aspect of the vernacular of Borgo Sansepolcro is outlined through a systematic analysis of graphic practices of writers, of phenomena related to the vocalism and consonantism, of of the morphological and syntactic features. The study is concluded by a glossary of the items and most significant expressions and by indices of proper names (anthroponyms and toponyms).
La lingua di due statuti trecenteschi di Borgo Sansepolcro (Arezzo)
MATTESINI, Enzo
2013
Abstract
Fin dal Medioevo il volgare di Borgo Sansepolcro, insieme con quello della vicina Anghiari, suo gemello, viene a costituire con l’aretino e il cortonese il gruppo dei dialetti della Toscana orientale. Ciononostante, per la sua particolare collocazione geografica al confine tra area marchigiano-romagnola e area umbra settentrionale, si apparenta per alcune peculiarità non secondarie con i vicini volgari di Città di Castello e Perugia. Lo studio produce l’edizione interpretativa delle sezioni trecentesche degli Statuti della compagnia della S. Croce e degli Statuti dell’arte dei calzolari, trasmessi da due codici, le cui caratteristiche fisiche sono puntualmente descritte, che si conservano nel locale Archivio storico e che rivestono una particolare importanza non solo per la storia linguistica, ma anche per quella religiosa ed economico-sociale della cittadina toscana. La fisionomia del volgare di Borgo Sansepolcro è delineata mediante una sistematica analisi delle consuetudini grafiche degli scriventi, dei fenomeni relativi al vocalismo e al consononantismo e delle caratteristiche morfologiche e sintattiche. Lo studio è concluso da un glossario delle voci e delle espressioni più significative e dagli indici onomastici. Since the Middle Ages the vernacular of Borgo Sansepolcro, together with that of the nearby Anghiari, its twin, comes to constitute with the vernaculars of Arezzo and Cortona the dialect group of eastern Tuscany. Nevertheless, for its particular geographical location on the border between Marche-Romagna region and northern area of Umbria, this vernacular is akin to some (not secondary) peculiarities with neighbor vulgars of Città di Castello and Perugia. This study produces the interpretative edition of the fourteenth century sections of the Statutes of Compagnia della S. Croce e of Arte dei Calzolari, transmitted by two codes (whose physical characteristics are duly described), that are conserved in the local Historical Archive, and that are of particular importance not only for linguistic history, but also for religious and economic-social history of the Tuscan city. The aspect of the vernacular of Borgo Sansepolcro is outlined through a systematic analysis of graphic practices of writers, of phenomena related to the vocalism and consonantism, of of the morphological and syntactic features. The study is concluded by a glossary of the items and most significant expressions and by indices of proper names (anthroponyms and toponyms).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.