La pronunciata incostituzionalità della disciplina dell'anonimato materno, con la previsione dell'obbligo di contemperarne la tutela con quella del diritto fondamentale del figlio a conoscere le proprie origini attraverso l'interprello della madre, introduce la necessità di un intervento legislativo che non si limiti a disciplinare le modalità del richiamo materno, ma regoli altresì le conseguenze che dall'identificazione derivano, secondo la vigente disciplina, per il fatto di aprire all'espribilità delle azioni di dichiarazione giudiziale della maternità, reclamo dello stato di figlio o di responsabilità per mantenimento (artt. 239, 269, 279 c.c.). Il saggio ne rintraccia le direttrici fondamentali nell'eguaglianza di tutti i figli, da un lato, e dall'altro nell'esigenza di evitare che si vanifichi, di fatto, il contemperamento imposto anche dalla giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo; suggerisce altresì, attraverso la comparazione con la disciplina francese, strumenti funzionali alla tutela del diritto dovere del padre ad assumere la responsabilità verso il figlio, nonostante la scelta materna di anonimato, e del diritto fondamentale del bambino a crescere con il proprio genitore biologico.
Reversibilità del segreto della partoriente e accertamento della filiazione
STEFANELLI, STEFANIA
2013
Abstract
La pronunciata incostituzionalità della disciplina dell'anonimato materno, con la previsione dell'obbligo di contemperarne la tutela con quella del diritto fondamentale del figlio a conoscere le proprie origini attraverso l'interprello della madre, introduce la necessità di un intervento legislativo che non si limiti a disciplinare le modalità del richiamo materno, ma regoli altresì le conseguenze che dall'identificazione derivano, secondo la vigente disciplina, per il fatto di aprire all'espribilità delle azioni di dichiarazione giudiziale della maternità, reclamo dello stato di figlio o di responsabilità per mantenimento (artt. 239, 269, 279 c.c.). Il saggio ne rintraccia le direttrici fondamentali nell'eguaglianza di tutti i figli, da un lato, e dall'altro nell'esigenza di evitare che si vanifichi, di fatto, il contemperamento imposto anche dalla giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo; suggerisce altresì, attraverso la comparazione con la disciplina francese, strumenti funzionali alla tutela del diritto dovere del padre ad assumere la responsabilità verso il figlio, nonostante la scelta materna di anonimato, e del diritto fondamentale del bambino a crescere con il proprio genitore biologico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.