L’articolo si prefigge di analizzare le disposizioni legislative che hanno determinato la prima attuazione del c.d. federalismo fiscale e ciò all’indomani della revisione dello stesso art. 119 Cost. che ha fatto seguito alla legge costituzionale n.1 del 2012 che, come noto, ha introdotto l’obbligo dell’equilibrio di bilancio integrando il contenuto dello stesso articolo 81 Cost. In questa nuova cornice costituzionale, esaminati i principi fondamentali della materia, l’articolo tenta anche di offrire, all’indomani dell’entrata in vigore del D.l. 95 del 2012 come convertito dalla legge n. 135 del 2012 (che opera una forte revisione del potere di spesa delle pubbliche amministrazioni), il corretto inquadramento del c.d. “tributo proprio” rispetto alla “compartecipazione a tributi statali” negando rilevanza ai c.d tributi propri “derivati”, categoria ibrida ed in qualche caso riconosciuta dalla stessa Corte costituzionale (sent. 286 del 2003 e 455 del 2005) ed ora espressamente prevista dall’art. 7 della legge delega n. 42 del 2009. Lo scritto affronta poi le caratteristiche del fondo perequativo, da intendersi come elemento indispensabile per la tutela delle realtà territoriali dotate di minori risorse e di peculiare rilevanza sul piano di un modello autonomistico di stampo solidale. Vengono anche analizzate in sintesi le principali disposizioni inserite nei primi otto decreti delegati del Governo e l’intreccio tra le manovre legislative funzionali ad un riordino dei territori e la parallela restrizione degli spazi di autonomia anche finanziaria.
Luci ed ombre sulla prima attuazione dell'art. 119 Cost
CALVIERI, Carlo
2013
Abstract
L’articolo si prefigge di analizzare le disposizioni legislative che hanno determinato la prima attuazione del c.d. federalismo fiscale e ciò all’indomani della revisione dello stesso art. 119 Cost. che ha fatto seguito alla legge costituzionale n.1 del 2012 che, come noto, ha introdotto l’obbligo dell’equilibrio di bilancio integrando il contenuto dello stesso articolo 81 Cost. In questa nuova cornice costituzionale, esaminati i principi fondamentali della materia, l’articolo tenta anche di offrire, all’indomani dell’entrata in vigore del D.l. 95 del 2012 come convertito dalla legge n. 135 del 2012 (che opera una forte revisione del potere di spesa delle pubbliche amministrazioni), il corretto inquadramento del c.d. “tributo proprio” rispetto alla “compartecipazione a tributi statali” negando rilevanza ai c.d tributi propri “derivati”, categoria ibrida ed in qualche caso riconosciuta dalla stessa Corte costituzionale (sent. 286 del 2003 e 455 del 2005) ed ora espressamente prevista dall’art. 7 della legge delega n. 42 del 2009. Lo scritto affronta poi le caratteristiche del fondo perequativo, da intendersi come elemento indispensabile per la tutela delle realtà territoriali dotate di minori risorse e di peculiare rilevanza sul piano di un modello autonomistico di stampo solidale. Vengono anche analizzate in sintesi le principali disposizioni inserite nei primi otto decreti delegati del Governo e l’intreccio tra le manovre legislative funzionali ad un riordino dei territori e la parallela restrizione degli spazi di autonomia anche finanziaria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.