La chirurgia orale a scopo ortodontico è una terapia chirurgica che si occupa della correzione delle alterazioni dento-alveolari e fibro-mucose, che interessa strutture orali facilmente accessibili e delimitate, prevede nella maggior parte dei casi un intervento di tipo ambulatoriale e viene per questo definita “minor”. Invece le metodiche che provvedono alla correzione delle malformazioni scheletriche del distretto oro-maxillofacciale e che richiedono tecniche operatorie più sofisticate ed invasive vengono definite di chirurgia ortognatodontica “maior” (1). Ha come finalità la correzione di alcune condizioni, patologiche o meno, che possono interferire con il buon esito del trattamento ortognatodontico e/o con la stabilità dei risultati ottenuti. Scopo del seguente contributo è quello di analizzare tutte le varie tecniche chirurgiche “minor” che prevedono una stretta collaborazione tra chirurgo orale e ortodontista; si sottolinea quindi l’importanza di collaborare in team, proprio per l’approccio multidisciplinare che le varie problematiche spesso richiedono, allo scopo di ottenere un risultato adeguato, garantito dalle conoscenze specialistiche reciproche. Considerando l’irreversibilità delle operazioni chirurgiche di ausilio ortodontico, è indispensabile sviluppare una diagnosi corretta, a partire dall’esame clinico, fotografico, dall’analisi dell’ortopantomografia (OPT) e dell’esame cefalometrico eseguito sul telecranio in proiezione latero-laterale. Le fotografie intra ed extra orali, insieme ad un completo tracciato cefalometrico, sono ausili diagnostici fondamentali che ci servono per valutare se i rapporti dei tessuti molli, dei tessuti duri e dei tessuti dentari siano in armonia tra loro e se il loro sviluppo e direzione di crescita siano corretti. A completamento di un accurato esame clinico, l’OPT risulta indispensabile per valutare se la serie permanente o decidua presenta o meno anomalie di varia natura (numero, forma, volume, posizione...) o patologie (cisti, odontomi…) tali da richiedere un intervento.

La chirurgia orale come ausilio della terapia ortognatodontica

NEGRI, Paolo;LOTITO, Massimo
2014

Abstract

La chirurgia orale a scopo ortodontico è una terapia chirurgica che si occupa della correzione delle alterazioni dento-alveolari e fibro-mucose, che interessa strutture orali facilmente accessibili e delimitate, prevede nella maggior parte dei casi un intervento di tipo ambulatoriale e viene per questo definita “minor”. Invece le metodiche che provvedono alla correzione delle malformazioni scheletriche del distretto oro-maxillofacciale e che richiedono tecniche operatorie più sofisticate ed invasive vengono definite di chirurgia ortognatodontica “maior” (1). Ha come finalità la correzione di alcune condizioni, patologiche o meno, che possono interferire con il buon esito del trattamento ortognatodontico e/o con la stabilità dei risultati ottenuti. Scopo del seguente contributo è quello di analizzare tutte le varie tecniche chirurgiche “minor” che prevedono una stretta collaborazione tra chirurgo orale e ortodontista; si sottolinea quindi l’importanza di collaborare in team, proprio per l’approccio multidisciplinare che le varie problematiche spesso richiedono, allo scopo di ottenere un risultato adeguato, garantito dalle conoscenze specialistiche reciproche. Considerando l’irreversibilità delle operazioni chirurgiche di ausilio ortodontico, è indispensabile sviluppare una diagnosi corretta, a partire dall’esame clinico, fotografico, dall’analisi dell’ortopantomografia (OPT) e dell’esame cefalometrico eseguito sul telecranio in proiezione latero-laterale. Le fotografie intra ed extra orali, insieme ad un completo tracciato cefalometrico, sono ausili diagnostici fondamentali che ci servono per valutare se i rapporti dei tessuti molli, dei tessuti duri e dei tessuti dentari siano in armonia tra loro e se il loro sviluppo e direzione di crescita siano corretti. A completamento di un accurato esame clinico, l’OPT risulta indispensabile per valutare se la serie permanente o decidua presenta o meno anomalie di varia natura (numero, forma, volume, posizione...) o patologie (cisti, odontomi…) tali da richiedere un intervento.
2014
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1226481
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