Scopo del lavoro è valutare la qualità della relazione ospedale-territorio e l’assistenza extra-ospedaliera volta a garantire la continuità assistenziale ed evitare,o comunque ridurre,il rischio di ricovero per complicanze o aggravamenti nei distretti sanitari umbri, attraverso l’uso di alcuni degli indicatori di esito proposti dal Documento di Valutazione dei Determinanti di Salute e delle Strategie del SSR promosso dalla Regione Umbria nel 2004: il tasso di riammissione non programmata in ospedale entro 28 giorni dopo ricovero per frattura di anca; ictus; infarto acuto del miocardio; asma; e il tasso di ricovero ospedaliero per complicanze croniche del diabete;polmonite ed influenza. Il dato più rilevante è la discreta o accentuata la variabilità tra i Distretti delle diverse ASL, alcuni dei quali fanno registrare valori al di sopra della media regionale. Tale variabilità richiede una attenta verifica, oltre che della qualità delle cure intraospedaliere, della qualità della relazione ospedale territorio e sulla diversa capacità e modalità di presa in carico da parte del distretto. Anche per ridurre il rischio di ospedalizzazione per specifiche patologie, pur considerando che tale rischio è influenzato anche da altri determinanti, è auspicabile un miglioramento della qualità dei servizi territoriali
VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI DI CONTINITÀ ASSISTENZIALI IN UMBRIA
PASQUINI, Rossana;MINELLI, Liliana
2014
Abstract
Scopo del lavoro è valutare la qualità della relazione ospedale-territorio e l’assistenza extra-ospedaliera volta a garantire la continuità assistenziale ed evitare,o comunque ridurre,il rischio di ricovero per complicanze o aggravamenti nei distretti sanitari umbri, attraverso l’uso di alcuni degli indicatori di esito proposti dal Documento di Valutazione dei Determinanti di Salute e delle Strategie del SSR promosso dalla Regione Umbria nel 2004: il tasso di riammissione non programmata in ospedale entro 28 giorni dopo ricovero per frattura di anca; ictus; infarto acuto del miocardio; asma; e il tasso di ricovero ospedaliero per complicanze croniche del diabete;polmonite ed influenza. Il dato più rilevante è la discreta o accentuata la variabilità tra i Distretti delle diverse ASL, alcuni dei quali fanno registrare valori al di sopra della media regionale. Tale variabilità richiede una attenta verifica, oltre che della qualità delle cure intraospedaliere, della qualità della relazione ospedale territorio e sulla diversa capacità e modalità di presa in carico da parte del distretto. Anche per ridurre il rischio di ospedalizzazione per specifiche patologie, pur considerando che tale rischio è influenzato anche da altri determinanti, è auspicabile un miglioramento della qualità dei servizi territorialiI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.