La forma dell'accordo arbitrale rituale L’arbitrato rituale è definito uno strumento di risoluzione delle controversie relative a diritti disponibili fondato sul principio volontaristico. Sono le parti che grazie a un atto di autonomia privata - il contratto - scelgono di far decidere la controversia giuridica tra di loro insorta a un arbitro. È opinione unanimemente accolta tanto in dottrina che in giurisprudenza che alla base del fenomeno arbitrale si pongano due contratti: il patto compromissorio propriamente detto, stipulato dalle parti per la risoluzione arbitrale della controversia, e il contratto che le parti stipulano con gli arbitri. Mentre, quest’ultimo è stato ritenuto un contratto di diritto privato riconducibile allo schema del contratto tipico di mandato o della locatio operis, il primo - si è detto - viceversa, è un atto con cui le parti esprimono la volontà, per la risoluzione di una controversia giuridica, di ricorrere all’attività di giudici privati. L'articolo si sofferma solamente all'analisi di quest’ultimo contratto e, più in particolare, di un suo specifico aspetto, segnatamente delle norme che ne regolano la formazione. Più in particolare, nell'articolo si pone in evidenza come al patto compromissorio - contratto o accordo che sia - si applichino, accanto agli artt. 807 e 808 c.p.c., le norme e i principi disposti in tema di formazione e di validità dei contratti. L'articolo passa in rassegna le diverse modalità di formazione dell'accordo arbitrale rituale. Infatti, dopo aver analizzato il caso in cui la volontà compromissoria sia espressa per telegrafo e telescrivente, l'autrice giunge a considerare diverse ipotesi quali la formazione progressiva del patto compromissorio, l'accordo arbitrale formato per relationem, quello contenuto in condizioni generali di contratto, in moduli o formulari unilateralmente predisposti, nonché, infine, la formazione del patto compromissorio nelle controversie di cui all'art. 409 c.p.c.

La forma dell’accordo arbitrale rituale

TIZI, FRANCESCA
2004

Abstract

La forma dell'accordo arbitrale rituale L’arbitrato rituale è definito uno strumento di risoluzione delle controversie relative a diritti disponibili fondato sul principio volontaristico. Sono le parti che grazie a un atto di autonomia privata - il contratto - scelgono di far decidere la controversia giuridica tra di loro insorta a un arbitro. È opinione unanimemente accolta tanto in dottrina che in giurisprudenza che alla base del fenomeno arbitrale si pongano due contratti: il patto compromissorio propriamente detto, stipulato dalle parti per la risoluzione arbitrale della controversia, e il contratto che le parti stipulano con gli arbitri. Mentre, quest’ultimo è stato ritenuto un contratto di diritto privato riconducibile allo schema del contratto tipico di mandato o della locatio operis, il primo - si è detto - viceversa, è un atto con cui le parti esprimono la volontà, per la risoluzione di una controversia giuridica, di ricorrere all’attività di giudici privati. L'articolo si sofferma solamente all'analisi di quest’ultimo contratto e, più in particolare, di un suo specifico aspetto, segnatamente delle norme che ne regolano la formazione. Più in particolare, nell'articolo si pone in evidenza come al patto compromissorio - contratto o accordo che sia - si applichino, accanto agli artt. 807 e 808 c.p.c., le norme e i principi disposti in tema di formazione e di validità dei contratti. L'articolo passa in rassegna le diverse modalità di formazione dell'accordo arbitrale rituale. Infatti, dopo aver analizzato il caso in cui la volontà compromissoria sia espressa per telegrafo e telescrivente, l'autrice giunge a considerare diverse ipotesi quali la formazione progressiva del patto compromissorio, l'accordo arbitrale formato per relationem, quello contenuto in condizioni generali di contratto, in moduli o formulari unilateralmente predisposti, nonché, infine, la formazione del patto compromissorio nelle controversie di cui all'art. 409 c.p.c.
2004
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/125441
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