Donizete Galvão (1955-2014) è un importante poeta della poesia brasiliana contemporanea, venuto a mancare troppo precocemente. La sua poesia aderisce alla realtà urbana di una megalopoli quale São Paulo, centrandosi sulle figure dimesse, ai margini, escluse dall’accellerato processo di urbanizzazione e modernizzazione, spesso senza criterio, della realtà brasiliana. A questo suo sguardo rivolto agli ultimi, associa la partecipazione empatica e l’autoironia che fa sì che il poeta non veda mai dall’alto e dall’esterno, ma da dentro, mentre cammina accanto e al fianco di questi personaggi sempre fuori posto nel mondo.

A palavra incômoda de Donizete Galvão

DE OLIVEIRA, Vera Lucia
2014

Abstract

Donizete Galvão (1955-2014) è un importante poeta della poesia brasiliana contemporanea, venuto a mancare troppo precocemente. La sua poesia aderisce alla realtà urbana di una megalopoli quale São Paulo, centrandosi sulle figure dimesse, ai margini, escluse dall’accellerato processo di urbanizzazione e modernizzazione, spesso senza criterio, della realtà brasiliana. A questo suo sguardo rivolto agli ultimi, associa la partecipazione empatica e l’autoironia che fa sì che il poeta non veda mai dall’alto e dall’esterno, ma da dentro, mentre cammina accanto e al fianco di questi personaggi sempre fuori posto nel mondo.
2014
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