Properzio accettò l'invito di Mecenate ed entrò nel suo "Circolo" soprattutto per garantire una più capillare circolazione e una miglior promozione alla sua poesia. L'adeguamento del poeta di Assisi ai temi dell'ideologia augustea fu molto lento, e si delineò a partire dal III libro delle Elegie, per arrivare al più alto grado solo nel IV. Un soggetto politico di rilevante interesse anche nella poesia divenne, all'inizio del Principato augusteo, l'esortazione alla vendetta di Crasso e alla conquista della Partia: su questa strada spingevano Augusto sia Mecenate che i poeti a lui legati, compreso Properzio. In senso divergente Augusto era invece esortato, in quello stesso torno di tempo, da un altro personaggio di primo piano della corte, Agrippa, che era interessato all'espansione in altre aree: e, di ritorno dalla missione in Oriente della fine degli anni Venti del I sec. a.C., Augusto promosse la carriera e la figura proprio di Agrippa, nel contempo abbandonando ogni progetto di provincializzazione della Partia, e prendendo il posto di Mecenate alla direzione del "Circolo". Il cosiddetto declino di Mecenate, che coincide con il suo ritiro dalla direzione del "Circolo" va dunque collegato a quelle stesse dinamiche politiche che comportarono una più stretta aderenza alle direttive di governo e un cambio di tono e tematiche nella produzione dei poeti augustei: ciò che, nel caso di Properzio, avrebbe aperto la strada alla poesia eziologica ed alla celebrazione della vittoria di Azio.

Properzio e Mecenate

CRISTOFOLI, ROBERTO
2014

Abstract

Properzio accettò l'invito di Mecenate ed entrò nel suo "Circolo" soprattutto per garantire una più capillare circolazione e una miglior promozione alla sua poesia. L'adeguamento del poeta di Assisi ai temi dell'ideologia augustea fu molto lento, e si delineò a partire dal III libro delle Elegie, per arrivare al più alto grado solo nel IV. Un soggetto politico di rilevante interesse anche nella poesia divenne, all'inizio del Principato augusteo, l'esortazione alla vendetta di Crasso e alla conquista della Partia: su questa strada spingevano Augusto sia Mecenate che i poeti a lui legati, compreso Properzio. In senso divergente Augusto era invece esortato, in quello stesso torno di tempo, da un altro personaggio di primo piano della corte, Agrippa, che era interessato all'espansione in altre aree: e, di ritorno dalla missione in Oriente della fine degli anni Venti del I sec. a.C., Augusto promosse la carriera e la figura proprio di Agrippa, nel contempo abbandonando ogni progetto di provincializzazione della Partia, e prendendo il posto di Mecenate alla direzione del "Circolo". Il cosiddetto declino di Mecenate, che coincide con il suo ritiro dalla direzione del "Circolo" va dunque collegato a quelle stesse dinamiche politiche che comportarono una più stretta aderenza alle direttive di governo e un cambio di tono e tematiche nella produzione dei poeti augustei: ciò che, nel caso di Properzio, avrebbe aperto la strada alla poesia eziologica ed alla celebrazione della vittoria di Azio.
2014
9782503553016
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1289298
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