Nonostante la rogna dell’olivo, causata da Pseudomonas savastanoi pv. savastanoi (Pss), sia oggetto di molti studi, non è stato ancora chiarito quale sia l’effetto della batteriosi sulla qualità dell’olio potenzialmente percepibile dal consumatore. La batteriosi causa infatti una diminuzione del potenziale produttivo della pianta a causa di un progressivo deperimento che riduce il numero di rametti fruttiferi. Nel presente lavoro, condotto in via preliminare nell’annata 2010, è stato investigato l’effetto della malattia su piante di olivo (cv. Frantoio), coltivate in due località della provincia di Perugia (Monte Tezio e Monticchio), con infezioni naturali di media e grave entità. Nel sito di Monticchio la produzione media di olive per pianta era significativamente più bassa (circa la metà) rispetto al sito di Monte Tezio, probabilmente a causa di fenomeni di ombreggiamento tra le chiome. Sebbene nelle piante con infezioni più gravi si registravano produzioni tendenzialmente più basse, queste non erano statisticamente significative rispetto al controllo non infetto. Anche per il peso medio delle drupe e il loro contenuto in sostanza secca non si rilevavano differenze significative tra le piante infette e quelle sane. Per quanto riguarda la qualità dell’olio, la malattia non provocava variazioni dell’acidità, del numero dei perossidi e del contenuto in polifenoli. All’assaggio tutti gli oli risultavano di buona qualità; nel sito di Monticchio gli oli ottenuti da piante infette erano leggermente meno amari ma dotati di sentori di frutta più intensi rispetto agli oli ottenuti da piante non infette. Il contrario emergeva nel sito di Monte Tezio, dove gli oli ottenuti da piante infette erano caratterizzati da sensazioni di amaro e fruttato leggermente più intense rispetto al controllo. Sebbene i presenti risultati indichino che la rogna non ha influenzato la qualità dell’olio, altre indagini in ambiente controllato ed in pieno campo sono necessarie per studiare ulteriormente l’effetto.
Effetto della rogna dell'olivo sulla qualità dell'olio
MORETTI, Chiaraluce;BUONAURIO, Roberto
2013
Abstract
Nonostante la rogna dell’olivo, causata da Pseudomonas savastanoi pv. savastanoi (Pss), sia oggetto di molti studi, non è stato ancora chiarito quale sia l’effetto della batteriosi sulla qualità dell’olio potenzialmente percepibile dal consumatore. La batteriosi causa infatti una diminuzione del potenziale produttivo della pianta a causa di un progressivo deperimento che riduce il numero di rametti fruttiferi. Nel presente lavoro, condotto in via preliminare nell’annata 2010, è stato investigato l’effetto della malattia su piante di olivo (cv. Frantoio), coltivate in due località della provincia di Perugia (Monte Tezio e Monticchio), con infezioni naturali di media e grave entità. Nel sito di Monticchio la produzione media di olive per pianta era significativamente più bassa (circa la metà) rispetto al sito di Monte Tezio, probabilmente a causa di fenomeni di ombreggiamento tra le chiome. Sebbene nelle piante con infezioni più gravi si registravano produzioni tendenzialmente più basse, queste non erano statisticamente significative rispetto al controllo non infetto. Anche per il peso medio delle drupe e il loro contenuto in sostanza secca non si rilevavano differenze significative tra le piante infette e quelle sane. Per quanto riguarda la qualità dell’olio, la malattia non provocava variazioni dell’acidità, del numero dei perossidi e del contenuto in polifenoli. All’assaggio tutti gli oli risultavano di buona qualità; nel sito di Monticchio gli oli ottenuti da piante infette erano leggermente meno amari ma dotati di sentori di frutta più intensi rispetto agli oli ottenuti da piante non infette. Il contrario emergeva nel sito di Monte Tezio, dove gli oli ottenuti da piante infette erano caratterizzati da sensazioni di amaro e fruttato leggermente più intense rispetto al controllo. Sebbene i presenti risultati indichino che la rogna non ha influenzato la qualità dell’olio, altre indagini in ambiente controllato ed in pieno campo sono necessarie per studiare ulteriormente l’effetto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.