Il lago Trasimeno, il più esteso specchio lacustre dell’Italia peninsulare, è un biotopo acquatico poco profondo il cui bilancio idrico è strettamente dipendente dalle condizioni meteo-climatiche. La gestione idrica praticata nella prima metà del secolo scorso ha profondamente modificato le dinamiche ecosistemiche, determinando un significativo impatto sulla qualità dell’acqua e sulla biocenosi lacustre. L’ampliamento del bacino imbrifero, effettuato alla fine degli anni ’50, permise un rapido recupero del lago, ma appare del tutto insufficiente a mantenere elevato il livello idrico del lago nel quadro climatico attuale. Nell’ultimo ventennio, l’aumento della temperatura (~ +1 °C) e la diminuzione delle precipitazioni (~ -100 mm) hanno causato una nuova fase critica per l’idrologia lacustre, con conseguente accumulo di sali, incremento dell’alcalinità e diminuzione della trasparenza delle acque. È stato recentemente stimato che qualora si verificassero le proiezioni climatiche più accettate, il lago potrebbe andare incontro a prosciugamento entro la fine del secolo corrente. Inoltre, le misure di mitigazione attualmente ipotizzate non sembrano sufficienti per scongiurare il rischio di prosciugamento. Tali previsioni sollecitano la pianificazione di lungimiranti politiche di gestione della risorsa idrica atte a garantire la persistenza dello specchio lacustre, presupposto essenziale per la tutela della biodiversità, del paesaggio, della ricchezza culturale e dell’economia del comprensorio lacustre.
Impatto dei cambiamenti climatici sul Lago Trasimeno: tratti storici e prospettive future.
LUDOVISI, Alessandro;GAINO, Elda Rosa;BELLEZZA, MICHELE;CASADEI, Stefano
2014
Abstract
Il lago Trasimeno, il più esteso specchio lacustre dell’Italia peninsulare, è un biotopo acquatico poco profondo il cui bilancio idrico è strettamente dipendente dalle condizioni meteo-climatiche. La gestione idrica praticata nella prima metà del secolo scorso ha profondamente modificato le dinamiche ecosistemiche, determinando un significativo impatto sulla qualità dell’acqua e sulla biocenosi lacustre. L’ampliamento del bacino imbrifero, effettuato alla fine degli anni ’50, permise un rapido recupero del lago, ma appare del tutto insufficiente a mantenere elevato il livello idrico del lago nel quadro climatico attuale. Nell’ultimo ventennio, l’aumento della temperatura (~ +1 °C) e la diminuzione delle precipitazioni (~ -100 mm) hanno causato una nuova fase critica per l’idrologia lacustre, con conseguente accumulo di sali, incremento dell’alcalinità e diminuzione della trasparenza delle acque. È stato recentemente stimato che qualora si verificassero le proiezioni climatiche più accettate, il lago potrebbe andare incontro a prosciugamento entro la fine del secolo corrente. Inoltre, le misure di mitigazione attualmente ipotizzate non sembrano sufficienti per scongiurare il rischio di prosciugamento. Tali previsioni sollecitano la pianificazione di lungimiranti politiche di gestione della risorsa idrica atte a garantire la persistenza dello specchio lacustre, presupposto essenziale per la tutela della biodiversità, del paesaggio, della ricchezza culturale e dell’economia del comprensorio lacustre.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.