Il presente contributo intende essere una sorta di tappa intermedia nel percorso di una ricerca più ampia che tenta di far incontrare un autore - e gli stimoli fecondi della sua riflessione - con un tema - e la portata teoretica che esso implica: l’autore è Paul Ricoeur, in relazione a quella eredità, tra le molte, che il suo itinerario filosofico ha lasciato e che risulta ancora poco sviluppata, ovvero la sua riflessione politica, e la grande questione che egli racchiude sotto la definizione densissima di “paradosso del potere”; il tema più ampio che da questa espressione ricoeuriana può prendere le mosse concerne il rapporto tra razionalità e potere, sia riguardo l’origine del potere medesimo che per quanto concerne il suo esercizio. Nello specifico, le righe che seguiranno intendono circoscriversi ad un singolo aspetto, e cioè il tentativo di leggere il rapporto difficile tra razionalità e origine del potere attraverso la cifra della “crisi”, la quale, a sua volta, chiama in causa la categoria decisiva della “differenza”. Procederò con una premessa che include tre spunti – ovvero la cornice di questa riflessione – e un’ipotesi interpretativa che mira, appunto, a collegare la categoria della crisi alla dimensione originaria del politico e del potere, attraverso le sfide della razionalità e della differenza.

L’origine del potere: luogo di crisi della ragione?

ALICI, LUCA
2012

Abstract

Il presente contributo intende essere una sorta di tappa intermedia nel percorso di una ricerca più ampia che tenta di far incontrare un autore - e gli stimoli fecondi della sua riflessione - con un tema - e la portata teoretica che esso implica: l’autore è Paul Ricoeur, in relazione a quella eredità, tra le molte, che il suo itinerario filosofico ha lasciato e che risulta ancora poco sviluppata, ovvero la sua riflessione politica, e la grande questione che egli racchiude sotto la definizione densissima di “paradosso del potere”; il tema più ampio che da questa espressione ricoeuriana può prendere le mosse concerne il rapporto tra razionalità e potere, sia riguardo l’origine del potere medesimo che per quanto concerne il suo esercizio. Nello specifico, le righe che seguiranno intendono circoscriversi ad un singolo aspetto, e cioè il tentativo di leggere il rapporto difficile tra razionalità e origine del potere attraverso la cifra della “crisi”, la quale, a sua volta, chiama in causa la categoria decisiva della “differenza”. Procederò con una premessa che include tre spunti – ovvero la cornice di questa riflessione – e un’ipotesi interpretativa che mira, appunto, a collegare la categoria della crisi alla dimensione originaria del politico e del potere, attraverso le sfide della razionalità e della differenza.
2012
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1334113
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