La tesi che proveremo ad argomentare in questo nostro contributo è la seguente: l’individualismo dominante negli attuali sistemi sociali è l’esito, per certi versi inevitabile, del complesso processo/progetto di emancipazione portato avanti nel corso della modernità. Un processo di emancipazione delle masse, prima, del soggetto, poi, caratterizzato da una profonda ambivalenza: da un lato, infatti, ha accresciuto gli spazi di libertà e ha portato al riconoscimento di alcuni diritti fondamentali (almeno in linea teorica), dall’altro sembra aver contribuito a indebolire i vincoli e i legami di appartenenza alla comunità, in un momento in cui sono aumentati i legami di interdipendenza e le stesse potenzialità comunicative appaiono enormemente accresciute. Proveremo, pertanto, ad analizzare criticamente un percorso, affrontando le questioni principali legate all’avvento della modernità e alla sua radicalizzazione: tra globalizzazione e società della conoscenza. Le società avanzate appaiono sempre più caratterizzate da profonde asimmetrie sociali, oltre che da processi di individualizzazione e frammentazione, che innescano dinamiche conflittuali in grado di testare la resilienza dei sistemi sociali e organizzativi, basati su una razionalità limitata scaturita anche dall’indebolimento dei meccanismi della fiducia e della cooperazione. La modernità, da questo punto di vista, sembra aver radicalizzato i processi di disancoramento dell’individuo dal gruppo, mettendo in contrapposizione libertà e responsabilità. In tale contesto, la comunicazione, intesa come processo sociale di condivisione della conoscenza, sembra aver ormai assunto una centralità strategica in tutte le dimensioni della prassi.

La modernità complessa tra istanze di emancipazione e derive dell’individualismo

DOMINICI, Piero
2014

Abstract

La tesi che proveremo ad argomentare in questo nostro contributo è la seguente: l’individualismo dominante negli attuali sistemi sociali è l’esito, per certi versi inevitabile, del complesso processo/progetto di emancipazione portato avanti nel corso della modernità. Un processo di emancipazione delle masse, prima, del soggetto, poi, caratterizzato da una profonda ambivalenza: da un lato, infatti, ha accresciuto gli spazi di libertà e ha portato al riconoscimento di alcuni diritti fondamentali (almeno in linea teorica), dall’altro sembra aver contribuito a indebolire i vincoli e i legami di appartenenza alla comunità, in un momento in cui sono aumentati i legami di interdipendenza e le stesse potenzialità comunicative appaiono enormemente accresciute. Proveremo, pertanto, ad analizzare criticamente un percorso, affrontando le questioni principali legate all’avvento della modernità e alla sua radicalizzazione: tra globalizzazione e società della conoscenza. Le società avanzate appaiono sempre più caratterizzate da profonde asimmetrie sociali, oltre che da processi di individualizzazione e frammentazione, che innescano dinamiche conflittuali in grado di testare la resilienza dei sistemi sociali e organizzativi, basati su una razionalità limitata scaturita anche dall’indebolimento dei meccanismi della fiducia e della cooperazione. La modernità, da questo punto di vista, sembra aver radicalizzato i processi di disancoramento dell’individuo dal gruppo, mettendo in contrapposizione libertà e responsabilità. In tale contesto, la comunicazione, intesa come processo sociale di condivisione della conoscenza, sembra aver ormai assunto una centralità strategica in tutte le dimensioni della prassi.
2014
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1347705
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