Turno di notte. Siamo impegnati nella ricerca di un posto letto per un paziente giunto in TSO, richiesto dai servizi territoriali, non avendo posti disponibili presso il nostro SPDC. Riusciamo a trovarne uno presso un ospedale di Ancona. Viene attivato l'infermiere reperibile che accompagna il paziente. Nel frattempo riceviamo una richiesta di consulenza psichiatrica urgente dal Pronto Soccorso (PS). Motivo: autolesionismo. Il paziente ha 36 anni, è già stato ricoverato presso il nostro reparto con diagnosi di Disturbo Bipolare di Tipo I, Dipendenza da oppioidi ed Epatite C. Da quattro anni è ospite presso un gruppo famiglia e quella sera ha presentato un episodio di agitazione psicomotoria con aggressività verbale eterodiretta e fisica autodiretta, per cui si è procurato tagli superficiali al torace. Inoltre viene riferita dagli operatori un'assunzione non terapeutica di farmaci. Il paziente è seguito dal CSM di competenza territoriale e dal SerT ed è in terapia con venlafaxina, Bromazepam, Clonazepam e Metadone. Al momento del colloquio si presenta vigile, orientato e disponibile. E' disforico, irrequieto ed irritabile. Non sono presenti alterazioni della forma e del contenuto del pensiero. Si configura un Episodio Misto. Proponiamo il ricovero che il paziente accetta. Dopo numerose telefonate fatte a diversi SPDC del centro Italia, troviamo un posto letto presso l'SPDC dell'Ospedale San Camillo di Roma. Il paziente viene temporaneamente appoggiato in PS, dove viene effettuata una assistenza continuativa a vista da parte, alternativamente, dello strutturato e dello specializzando di psichiatria (infermiere reperibile impegnato). Solo alle 7 del mattino, al cambio di turno degli infermieri, il paziente viene trasferito presso il S. Camillo di Roma.
King of Evil: un caso clinico psichiatrico in Pronto Soccorso
ANASTASI, SERENA;QUARTESAN, Roberto
2015
Abstract
Turno di notte. Siamo impegnati nella ricerca di un posto letto per un paziente giunto in TSO, richiesto dai servizi territoriali, non avendo posti disponibili presso il nostro SPDC. Riusciamo a trovarne uno presso un ospedale di Ancona. Viene attivato l'infermiere reperibile che accompagna il paziente. Nel frattempo riceviamo una richiesta di consulenza psichiatrica urgente dal Pronto Soccorso (PS). Motivo: autolesionismo. Il paziente ha 36 anni, è già stato ricoverato presso il nostro reparto con diagnosi di Disturbo Bipolare di Tipo I, Dipendenza da oppioidi ed Epatite C. Da quattro anni è ospite presso un gruppo famiglia e quella sera ha presentato un episodio di agitazione psicomotoria con aggressività verbale eterodiretta e fisica autodiretta, per cui si è procurato tagli superficiali al torace. Inoltre viene riferita dagli operatori un'assunzione non terapeutica di farmaci. Il paziente è seguito dal CSM di competenza territoriale e dal SerT ed è in terapia con venlafaxina, Bromazepam, Clonazepam e Metadone. Al momento del colloquio si presenta vigile, orientato e disponibile. E' disforico, irrequieto ed irritabile. Non sono presenti alterazioni della forma e del contenuto del pensiero. Si configura un Episodio Misto. Proponiamo il ricovero che il paziente accetta. Dopo numerose telefonate fatte a diversi SPDC del centro Italia, troviamo un posto letto presso l'SPDC dell'Ospedale San Camillo di Roma. Il paziente viene temporaneamente appoggiato in PS, dove viene effettuata una assistenza continuativa a vista da parte, alternativamente, dello strutturato e dello specializzando di psichiatria (infermiere reperibile impegnato). Solo alle 7 del mattino, al cambio di turno degli infermieri, il paziente viene trasferito presso il S. Camillo di Roma.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.