Introduzione: allopurinolo, il farmaco maggiormente prescritto per iperuricemia cronica non asintomatica, è frequentemente causa di reazioni avverse cutaneo-mucose, quali eruzioni maculo-papulose, sindrome DRESS (Drug Reaction with Eosinophilia and Systemic Symptoms), pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG), vasculiti, sindrome di Stevens-Johnson (SSJ) e necrolisi epidermica tossica (NET). Materiali e metodi: è stato condotto uno studio retrospettivo su pazienti afferiti, nel periodo compreso tra gennaio 2006 e dicembre 2014, presso la Sezione di Dermatologia Clinica, allergologica e venereologica dell’Università di Perugia, per sospette reazioni avverse ad allopurinolo. Risultati: sono stati valutati 62 pazienti, di cui 32 maschi e 30 femmine, con età per lo più superiore ai 60 anni. I quadri clinici osservati erano rappresentati da: eruzioni maculo-papulose (38), sindrome DRESS (10), sindrome orticaria-angioedema (5), dermatite eczematiforme (3), eruzione lichenoide (2), SSJ (1), NET (1), eritema fisso (1), dermatite psoriasifome (1). All’esordio delle manifestazioni cliniche, l’83,9% dei soggetti assumeva 300 mg di allopurinolo. Le più frequenti comorbilità erano rappresentate da: ipertensione arteriosa sistemica, scompenso cardiovascolare, insufficienza renale cronica e diabete mellito. L’indicazione alla prescrizione di allopurinolo risultava appropriata soltanto nel 37,1% dei casi. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a test cutanei allergodiagnostici (patch e prick test), risultando sempre negativi. Il test di scatenamento orale è stato condotto in 20/62 soggetti, dando esito positivo nel 45,0% dei casi. Conclusioni: le reazioni avverse ad allopurinolo rappresentano un evento di non infrequente riscontro, estrinsecandosi per lo più con eruzioni maculo-papulose, non raramente, con quadri clinici gravi, tra i quali la sindrome DRESS è quello di maggior riscontro. Il gold standard nell’iter diagnostico, data la scarsa utilità dei test cutanei, è rappresentato dal test di scatenamento orale. Per una adeguata prevenzione primaria, si rende necessaria una maggiore sensibilizzazione della classe medica, al fine di una corretta e appropriata prescrizione del farmaco.
Le reazioni avverse cutaneo-mucose ad allopurinolo: contributo casistico della Sezione di Dermatologia clinica, allergologica e venereologica di Perugia
STINGENI, LUCA
Conceptualization
;Tramontana, M.Investigation
;BIANCHI, LEONARDOInvestigation
;HANSEL, KATHARINAConceptualization
;LISI, Paolo
2014
Abstract
Introduzione: allopurinolo, il farmaco maggiormente prescritto per iperuricemia cronica non asintomatica, è frequentemente causa di reazioni avverse cutaneo-mucose, quali eruzioni maculo-papulose, sindrome DRESS (Drug Reaction with Eosinophilia and Systemic Symptoms), pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG), vasculiti, sindrome di Stevens-Johnson (SSJ) e necrolisi epidermica tossica (NET). Materiali e metodi: è stato condotto uno studio retrospettivo su pazienti afferiti, nel periodo compreso tra gennaio 2006 e dicembre 2014, presso la Sezione di Dermatologia Clinica, allergologica e venereologica dell’Università di Perugia, per sospette reazioni avverse ad allopurinolo. Risultati: sono stati valutati 62 pazienti, di cui 32 maschi e 30 femmine, con età per lo più superiore ai 60 anni. I quadri clinici osservati erano rappresentati da: eruzioni maculo-papulose (38), sindrome DRESS (10), sindrome orticaria-angioedema (5), dermatite eczematiforme (3), eruzione lichenoide (2), SSJ (1), NET (1), eritema fisso (1), dermatite psoriasifome (1). All’esordio delle manifestazioni cliniche, l’83,9% dei soggetti assumeva 300 mg di allopurinolo. Le più frequenti comorbilità erano rappresentate da: ipertensione arteriosa sistemica, scompenso cardiovascolare, insufficienza renale cronica e diabete mellito. L’indicazione alla prescrizione di allopurinolo risultava appropriata soltanto nel 37,1% dei casi. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a test cutanei allergodiagnostici (patch e prick test), risultando sempre negativi. Il test di scatenamento orale è stato condotto in 20/62 soggetti, dando esito positivo nel 45,0% dei casi. Conclusioni: le reazioni avverse ad allopurinolo rappresentano un evento di non infrequente riscontro, estrinsecandosi per lo più con eruzioni maculo-papulose, non raramente, con quadri clinici gravi, tra i quali la sindrome DRESS è quello di maggior riscontro. Il gold standard nell’iter diagnostico, data la scarsa utilità dei test cutanei, è rappresentato dal test di scatenamento orale. Per una adeguata prevenzione primaria, si rende necessaria una maggiore sensibilizzazione della classe medica, al fine di una corretta e appropriata prescrizione del farmaco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.