Il culto di Sant’Antonio Abate ha avuto grande diffusione in Europa per la sua specializzazione nella cura dell’ignis sacer, detto anche Fuoco di Sant’Antonio. Con tale denominazione si definiva un vasta gamma di patologie dai sintomi ritenuti simili. Sebbene oggi si tenda a riconoscere nel fuoco di Sant’Antonio principalmente l’ergotismo cancrenoso (intossicazione alimentare), il presente contributo, basandosi sulla rappresentazione di uno degli attributi del Santo (il maiale), conferma, per un determinato ambito geografico, la prevalente origine virale della malattia curata dal Santo (herpes zoster).

Il porco cintato e il fuoco di sant'Antonio: appunti di geografia dell'herpes zoster

BRACONI, Paolo
2015

Abstract

Il culto di Sant’Antonio Abate ha avuto grande diffusione in Europa per la sua specializzazione nella cura dell’ignis sacer, detto anche Fuoco di Sant’Antonio. Con tale denominazione si definiva un vasta gamma di patologie dai sintomi ritenuti simili. Sebbene oggi si tenda a riconoscere nel fuoco di Sant’Antonio principalmente l’ergotismo cancrenoso (intossicazione alimentare), il presente contributo, basandosi sulla rappresentazione di uno degli attributi del Santo (il maiale), conferma, per un determinato ambito geografico, la prevalente origine virale della malattia curata dal Santo (herpes zoster).
2015
978-88-557-0553-0
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1367429
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact