Il poeta André de Rivaudeau ha svolto un ruolo originale all’interno della cultura francese del sedicesimo secolo. Poeta di un solo libro, di una vita vissuta lontana dalla corte di Parigi, Rivaudeau aveva posto tanta fiducia nel ruolo di Jeanne d’Albret. Nella sua tragedia Aman e nelle sue Complaintes, alcune delle quali veri e propri monologhi dove alcune delle figure femminili più toccanti del mondo biblico (la figlia di Jephte, la moglie di Putifarre) esprimono il loro dolore e le loro sofferenze, ha saputo coniugare la sua vasta cultura classica con la sua fede religiosa. Dilaniato dal duro rapporto tra carne e spirito, Rivaudeau ha lasciato al lettore moderno una testimonianza della dolorosa esperienza poetica, della dolorosa esperienza della vita. Il contributo si inserisce nella vasta ricerca internazionale che ha voluto ricostruire il ruolo della corte di Jeanne d’Albret.
André de Rivaudeau: théatre et poésie pour la cour de Jeanne d'Albret
MIOTTI, Mariangela
2004
Abstract
Il poeta André de Rivaudeau ha svolto un ruolo originale all’interno della cultura francese del sedicesimo secolo. Poeta di un solo libro, di una vita vissuta lontana dalla corte di Parigi, Rivaudeau aveva posto tanta fiducia nel ruolo di Jeanne d’Albret. Nella sua tragedia Aman e nelle sue Complaintes, alcune delle quali veri e propri monologhi dove alcune delle figure femminili più toccanti del mondo biblico (la figlia di Jephte, la moglie di Putifarre) esprimono il loro dolore e le loro sofferenze, ha saputo coniugare la sua vasta cultura classica con la sua fede religiosa. Dilaniato dal duro rapporto tra carne e spirito, Rivaudeau ha lasciato al lettore moderno una testimonianza della dolorosa esperienza poetica, della dolorosa esperienza della vita. Il contributo si inserisce nella vasta ricerca internazionale che ha voluto ricostruire il ruolo della corte di Jeanne d’Albret.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.