: Il significato e le dimensioni storiche della politica antipagana vengono riconsiderati avvalendosi di uno strumento ermeneutico messo a disposizione dalle ricerche promosse dall‘ Accademia Romanistica Costantiniana, quello della ‚paligenesi‘ dei testi normativi antichi; al tempo stesso viene effettuata una rilettura delle fonti di ispirazione cristiana tenendo conto in modo sistematico del genere letterario cui appartengono (Storie della Chiesa, opere dottrinali, agiografie etc.). Nel quadro più generale dell’incremento degli studi sul tardoantico, in particolare per gli aspetti della amministrazione imperiale e della prosopografia, si indica la necessità di risalire ai momenti genetici, alla ratio, nonché agli ambiti di applicazione, di norme che – soprattutto per il periodo da Costantino a Teodosio II – sono state per lo più valutate nei loro termini formali e in una prospettiva teleologica, di una cristianizzazione precocemente conclusa nella prima metà del V secolo. Lo studio considera la politica (e la legislazione) antipagana alla luce di tre punti di riferimento: 1- il ‚modello Costantino‘ (assai diverso da quelli dei Valentiniani e dei teodosidi), 2- l’uso della violenza nei conflitti tra cristiani e pagani e fra i cristiani di diversa osservanza, 3- il ruolo della res privata nella politica imperiale nei confronti dei beni dei templi. Ne emerge una ricostruzione di una politica imperiale né organica, né coerente, discontinua nell‘attuazione, sia in senso cronologico che geografico.
Politica antipagana e sorte dei templi da Costantino a Teodosio II
BONAMENTE, Giorgio
2009
Abstract
: Il significato e le dimensioni storiche della politica antipagana vengono riconsiderati avvalendosi di uno strumento ermeneutico messo a disposizione dalle ricerche promosse dall‘ Accademia Romanistica Costantiniana, quello della ‚paligenesi‘ dei testi normativi antichi; al tempo stesso viene effettuata una rilettura delle fonti di ispirazione cristiana tenendo conto in modo sistematico del genere letterario cui appartengono (Storie della Chiesa, opere dottrinali, agiografie etc.). Nel quadro più generale dell’incremento degli studi sul tardoantico, in particolare per gli aspetti della amministrazione imperiale e della prosopografia, si indica la necessità di risalire ai momenti genetici, alla ratio, nonché agli ambiti di applicazione, di norme che – soprattutto per il periodo da Costantino a Teodosio II – sono state per lo più valutate nei loro termini formali e in una prospettiva teleologica, di una cristianizzazione precocemente conclusa nella prima metà del V secolo. Lo studio considera la politica (e la legislazione) antipagana alla luce di tre punti di riferimento: 1- il ‚modello Costantino‘ (assai diverso da quelli dei Valentiniani e dei teodosidi), 2- l’uso della violenza nei conflitti tra cristiani e pagani e fra i cristiani di diversa osservanza, 3- il ruolo della res privata nella politica imperiale nei confronti dei beni dei templi. Ne emerge una ricostruzione di una politica imperiale né organica, né coerente, discontinua nell‘attuazione, sia in senso cronologico che geografico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.