Nell'articolo si offre una ricostruzione delle alterne vicende legislative e giurisprudenziali che hanno caratterizzato e caratterizzano l'istituto, di origine giurisprudenziale, della occupazione acquisitiva (denominato, prima, "accessione invertita" e poi "acquisizione sanante"), nonché i ripetuti contrasti con le posizioni espresse dalla Corte europea dei diritti dell’uomo in tema di tutela del diritto al rispetto dei beni privati ex art. 1 Protocollo n. 1 CEDU. Contrasto determinato dal fatto che la Corte di Strasburgo ha più volte ritenuto il quadro normativo e giurisprudenziale italiano non aderente alla Convenzione, in quanto un comportamento illecito o illegittimo (quale è per la Corte l’atto di occupazione) non può fondare l’acquisto di un diritto, contrastando evidentemente con il principio di legalità inteso come preminenza del diritto.
Accessione invertita vs. acquisizione sanante. L'art. 43 D.P.R. n. 327/2001 nella giurisprudenza italiana ed europea
RAMACCIONI, Giulio
2010
Abstract
Nell'articolo si offre una ricostruzione delle alterne vicende legislative e giurisprudenziali che hanno caratterizzato e caratterizzano l'istituto, di origine giurisprudenziale, della occupazione acquisitiva (denominato, prima, "accessione invertita" e poi "acquisizione sanante"), nonché i ripetuti contrasti con le posizioni espresse dalla Corte europea dei diritti dell’uomo in tema di tutela del diritto al rispetto dei beni privati ex art. 1 Protocollo n. 1 CEDU. Contrasto determinato dal fatto che la Corte di Strasburgo ha più volte ritenuto il quadro normativo e giurisprudenziale italiano non aderente alla Convenzione, in quanto un comportamento illecito o illegittimo (quale è per la Corte l’atto di occupazione) non può fondare l’acquisto di un diritto, contrastando evidentemente con il principio di legalità inteso come preminenza del diritto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.