La rappresentazione di sé è ormai un fenomeno che non solo ha preso piede nelle modalità di scambio interpersonali ma ha anche arricchito e modificato gli ambiti artistici e letterari che più tradizionalmente hanno elaborato l'immagine di sé. In particolare rispetto ai processi di autofinzione, il saggio esamina le ambiguità e le funzioni politiche di curare la propria immagine e di interpretare attraverso il sé l'esperienza, e come si manifesta in un processo che va verso l'autoinganno. Dal selfie, attraverso pagine di Foucault, Leopardi, Gombrowicz, Dante, si mettono in luce gli aspetti dell'ossessività della presenza pubblica.

Ossessione di esserci. Gli autoinganni nell'autofinzione

SCRIVANO, Fabrizio
2015

Abstract

La rappresentazione di sé è ormai un fenomeno che non solo ha preso piede nelle modalità di scambio interpersonali ma ha anche arricchito e modificato gli ambiti artistici e letterari che più tradizionalmente hanno elaborato l'immagine di sé. In particolare rispetto ai processi di autofinzione, il saggio esamina le ambiguità e le funzioni politiche di curare la propria immagine e di interpretare attraverso il sé l'esperienza, e come si manifesta in un processo che va verso l'autoinganno. Dal selfie, attraverso pagine di Foucault, Leopardi, Gombrowicz, Dante, si mettono in luce gli aspetti dell'ossessività della presenza pubblica.
2015
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1376071
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