Obiettivi: analisi dell’utilizzo dei servizi sanitari erogati nella Regione Umbria da parte della popolazione italiana e straniera, relativamente ad alcune condizioni morbose quali malattie cardiovascolari, disturbi psichiatrici, appendicectomia ed isterectomia; individuazione di eventuali disuguaglianze nella qualità delle cure ricevute a seconda dello stato di migrante, di genere o per età. Metodo: costruzione di un set di indicatori ricavati dalle schede di dimissione ospedaliera (SDO) per il periodo 2009-2012, calcolati come distribuzione percentuale, tassi di ospedalizzazione grezzi e standardizzati per 100.000. Risultati: si è riscontrato un aumentato rischio per la popolazione straniera – soprattutto proveniente da paesi a forte pressione migratoria (PFPM)- di subire trattamenti, quali l’appendicectomia e l’isterectomia per patologia benigna, che denotano una minore appropriatezza nella gestione ospedaliera di questa fascia di utenti. Nella popolazione immigrata giovane, le principali cause di ricorso ai servizi sono i ricoveri legati alla salute riproduttiva nelle donne, ed i ricoveri dovuti alla mancanza di prevenzione, come gli infortuni/traumi, negli uomini. Conclusioni: le disuguaglianze nell’accesso e nell’erogazione dei servizi tra italiani e stranieri in parte permangono anche nella Regione Umbria, che ha provato a costruire un contesto normativo e organizzativo atto a ridurre le disuguaglianze sociali, e di conseguenza le disuguaglianze in salute, tra migranti e popolazione autoctona, non solo mediante leggi regionali, ma potenziando gli strumenti informativi per le popolazioni migranti e formativi per il personale, e la mediazione culturale nei servizi socio assistenziali. Da qui la necessità di potenziare le campagne informative dirette agli immigrati per aggiornarli sui loro diritti, condotte sia direttamente dalle istituzioni, che da varie associazioni, ed i corsi di formazione e di sensibilizzazione per operatori sanitari e sociali.
Utilizzo dei servizi ospedalieri da parte della popolazione immigrata in Umbria
CASADEI, RICCARDO;MINELLI, Liliana;PASQUINI, Rossana
2016
Abstract
Obiettivi: analisi dell’utilizzo dei servizi sanitari erogati nella Regione Umbria da parte della popolazione italiana e straniera, relativamente ad alcune condizioni morbose quali malattie cardiovascolari, disturbi psichiatrici, appendicectomia ed isterectomia; individuazione di eventuali disuguaglianze nella qualità delle cure ricevute a seconda dello stato di migrante, di genere o per età. Metodo: costruzione di un set di indicatori ricavati dalle schede di dimissione ospedaliera (SDO) per il periodo 2009-2012, calcolati come distribuzione percentuale, tassi di ospedalizzazione grezzi e standardizzati per 100.000. Risultati: si è riscontrato un aumentato rischio per la popolazione straniera – soprattutto proveniente da paesi a forte pressione migratoria (PFPM)- di subire trattamenti, quali l’appendicectomia e l’isterectomia per patologia benigna, che denotano una minore appropriatezza nella gestione ospedaliera di questa fascia di utenti. Nella popolazione immigrata giovane, le principali cause di ricorso ai servizi sono i ricoveri legati alla salute riproduttiva nelle donne, ed i ricoveri dovuti alla mancanza di prevenzione, come gli infortuni/traumi, negli uomini. Conclusioni: le disuguaglianze nell’accesso e nell’erogazione dei servizi tra italiani e stranieri in parte permangono anche nella Regione Umbria, che ha provato a costruire un contesto normativo e organizzativo atto a ridurre le disuguaglianze sociali, e di conseguenza le disuguaglianze in salute, tra migranti e popolazione autoctona, non solo mediante leggi regionali, ma potenziando gli strumenti informativi per le popolazioni migranti e formativi per il personale, e la mediazione culturale nei servizi socio assistenziali. Da qui la necessità di potenziare le campagne informative dirette agli immigrati per aggiornarli sui loro diritti, condotte sia direttamente dalle istituzioni, che da varie associazioni, ed i corsi di formazione e di sensibilizzazione per operatori sanitari e sociali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.