L'articolo affronta il tema della responsabilità civile della pubblica amministrazione nelle controversie sui contratti pubblici e prende le mosse da una sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Pronunciandosi sulla conformita` al diritto europeo della ‘‘legge federale austriaca relativa all’aggiudicazione degli appalti pubblici’’, i giudici del Lussemburgo aprono a una riflessione piu` ampia sui temi centrali dell’azione risarcitoria: pregiudizialita` amministrativa, azione risarcitoria autonoma, accesso al giudizio e termini di decadenza o prescrizione per la sua proposizione. La peculiarita` della controversia – un ricorso avverso l’affidamento diretto di un contratto – consente di ampliare l’indagine sui temi altrettanto dibattuti dei caratteri della giurisdizione nel c.d. rito appalti, avanti ai tentativi della dottrina e della giurisprudenza di leggervi un modello di giurisdizione oggettiva e di riconoscere nei poteri del giudice un’ipotesi innominata di giurisdizione di merito. Di fronte alla molteplicita` delle questioni, tutte riconducibili al tema dell’effettivita` della tutela giurisdizionale, il saggio propone una soluzione fondata sulla differenziazione delle tutele, in grado di garantire, al contempo, il ripristino delle regole del diritto europeo degli appalti e la protezione delle situazioni giuridiche soggettive del singolo. Questo bilanciamento, improntato a una logica di ragionevolezza e proporzionalita` , ripete il medesimo giudizio compiuto dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo quando, nel ricostruire il diritto al risarcimento come uno dei ‘‘beni’’ che compongono la proprieta` ai sensi dell’art. 1 del Protocollo 1 della Convenzione, si affida a tali principi nello specificare le condizioni di conformita` al diritto Cedu delle norme nazionali sull’azione risarcitoria.
La responsabilita` civile della pubblica amministrazione nelle controversie sui contratti pubblici
GIUSTI, ANNALISA
2016
Abstract
L'articolo affronta il tema della responsabilità civile della pubblica amministrazione nelle controversie sui contratti pubblici e prende le mosse da una sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Pronunciandosi sulla conformita` al diritto europeo della ‘‘legge federale austriaca relativa all’aggiudicazione degli appalti pubblici’’, i giudici del Lussemburgo aprono a una riflessione piu` ampia sui temi centrali dell’azione risarcitoria: pregiudizialita` amministrativa, azione risarcitoria autonoma, accesso al giudizio e termini di decadenza o prescrizione per la sua proposizione. La peculiarita` della controversia – un ricorso avverso l’affidamento diretto di un contratto – consente di ampliare l’indagine sui temi altrettanto dibattuti dei caratteri della giurisdizione nel c.d. rito appalti, avanti ai tentativi della dottrina e della giurisprudenza di leggervi un modello di giurisdizione oggettiva e di riconoscere nei poteri del giudice un’ipotesi innominata di giurisdizione di merito. Di fronte alla molteplicita` delle questioni, tutte riconducibili al tema dell’effettivita` della tutela giurisdizionale, il saggio propone una soluzione fondata sulla differenziazione delle tutele, in grado di garantire, al contempo, il ripristino delle regole del diritto europeo degli appalti e la protezione delle situazioni giuridiche soggettive del singolo. Questo bilanciamento, improntato a una logica di ragionevolezza e proporzionalita` , ripete il medesimo giudizio compiuto dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo quando, nel ricostruire il diritto al risarcimento come uno dei ‘‘beni’’ che compongono la proprieta` ai sensi dell’art. 1 del Protocollo 1 della Convenzione, si affida a tali principi nello specificare le condizioni di conformita` al diritto Cedu delle norme nazionali sull’azione risarcitoria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.