La dispersione scolastica rappresenta una ferita al diritto all’istruzione che sua a volta determina spesso, nel contesto attuale, un attentato al dirit- to alla costruzione del proprio futuro. La richiesta emergenziale che diven- ta evidente in alcuni contesti non permette attese eccessive. Nelle pieghe di queste attese si perdono storie reali di ragazzi e ragazze. L’opzione meto- dologica che viene qui esercitata è quella di comprendere durante l’azione, dall’azione e di comprendere e ascoltare gli studenti come interlocutori attendibili. Questo volume presenta il risultato di un lavoro, svolto insieme agli stu- denti universitari, teso a rilevare la percezione della scuola, del proprio percorso e delle motivazioni che determinano la dispersione scolastica in studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e metterla a con- fronto con la visione degli insegnanti. Le aree già individuate come “criti- che” in rilevazioni precedenti e dalla letteratura sulla dispersione, come la didattica (il “come” che diventa spesso anche il “cosa” e il “perché”) e la valutazione ricevono un’attenzione particolare. Ascoltare il punto di vista degli studenti (e farlo insieme ad altri studenti) ci è sembrato fondamenta- le nel quadro di un’azione più vasta di ricerca e azione che si sta svolgen- do da due anni e che trova nel progetto Orientadropout (NoOut) il proprio perno. La ricerca presenta alcune quantificazioni, grazie anche al contri- buto di alcuni dirigenti, che possono rappresentare riferimenti piuttosto at- tendibili, se letti con alcune prudenze, utili per la comprensione (ripetenze, studenti fantasma, sospensioni in giudizio, discipline preferite, detestate e più complesse ecc.) e per fare ipotesi di azione. Il volume tuttavia non si li- mita a presentare i risultati di una ricerca, ma fa “reagire” quanto emerge nella ricerca stessa con l’inquadramento in un panorama. Il panorama de- solante che si prospetta davanti, quando si osservano alcune statistiche re- lative al nostro sistema di istruzione, non è, purtroppo, una novità. Le problematiche paiono rimanere costanti e i tentativi di frenare la dispersione risultano vani.

Un panorama desolante

Federico Batini
2016

Abstract

La dispersione scolastica rappresenta una ferita al diritto all’istruzione che sua a volta determina spesso, nel contesto attuale, un attentato al dirit- to alla costruzione del proprio futuro. La richiesta emergenziale che diven- ta evidente in alcuni contesti non permette attese eccessive. Nelle pieghe di queste attese si perdono storie reali di ragazzi e ragazze. L’opzione meto- dologica che viene qui esercitata è quella di comprendere durante l’azione, dall’azione e di comprendere e ascoltare gli studenti come interlocutori attendibili. Questo volume presenta il risultato di un lavoro, svolto insieme agli stu- denti universitari, teso a rilevare la percezione della scuola, del proprio percorso e delle motivazioni che determinano la dispersione scolastica in studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e metterla a con- fronto con la visione degli insegnanti. Le aree già individuate come “criti- che” in rilevazioni precedenti e dalla letteratura sulla dispersione, come la didattica (il “come” che diventa spesso anche il “cosa” e il “perché”) e la valutazione ricevono un’attenzione particolare. Ascoltare il punto di vista degli studenti (e farlo insieme ad altri studenti) ci è sembrato fondamenta- le nel quadro di un’azione più vasta di ricerca e azione che si sta svolgen- do da due anni e che trova nel progetto Orientadropout (NoOut) il proprio perno. La ricerca presenta alcune quantificazioni, grazie anche al contri- buto di alcuni dirigenti, che possono rappresentare riferimenti piuttosto at- tendibili, se letti con alcune prudenze, utili per la comprensione (ripetenze, studenti fantasma, sospensioni in giudizio, discipline preferite, detestate e più complesse ecc.) e per fare ipotesi di azione. Il volume tuttavia non si li- mita a presentare i risultati di una ricerca, ma fa “reagire” quanto emerge nella ricerca stessa con l’inquadramento in un panorama. Il panorama de- solante che si prospetta davanti, quando si osservano alcune statistiche re- lative al nostro sistema di istruzione, non è, purtroppo, una novità. Le problematiche paiono rimanere costanti e i tentativi di frenare la dispersione risultano vani.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1379607
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