In un’area strategica, compresa tra il Lago Trasimeno e la Valdichiana, attraversata fino dal Medioevo da un intenso flusso di merci e di uomini, non è privo di interesse indagare sulle modalità concrete del trasporto, sui protagonisti, sulle regole e sulle pratiche, che tali relazioni hanno comportato in un arco temporale che vede il tramonto dell’antico regime e l’affacciarsi, soprattutto in ambito economico e politico, di processi che preannunciano la modernità. L’area studiata, caratterizzata da un ambiente naturale in cui predomina l’acqua, che rende quasi invisibile il confine tra i due Stati, quello toscano e quello pontificio, presenta anche una eccezionale frammentazione politica e giurisdizionale, che poteva essere sfruttata per alimentare un commercio illegale delle merci, ma anche per far transitare clandestinamente uomini e idee che, nell’età in cui prendono avvio e si concludono imponenti processi di laicizzazione dello Stato e di secolarizzazione della vita sociale, mettevano a dura prova le istituzioni controriformistiche e le forme confessionali dello Stato Ecclesiastico. Ne risultano percorsi e itinerari di cui spesso si stenta a cogliere la logica, e nei quali commercio locale e relazioni internazionali si intrecciano in modo inestricabile, dando alle pratiche dello scambio, inteso nel senso più ampio, una dimensione sorprendentemente ampia e diffusa
Acque di frontiera. Uomini, idee e merci tra Granducato di Toscana e Territorio Perugino (1764-1860)
TOSTI, Mario
2016
Abstract
In un’area strategica, compresa tra il Lago Trasimeno e la Valdichiana, attraversata fino dal Medioevo da un intenso flusso di merci e di uomini, non è privo di interesse indagare sulle modalità concrete del trasporto, sui protagonisti, sulle regole e sulle pratiche, che tali relazioni hanno comportato in un arco temporale che vede il tramonto dell’antico regime e l’affacciarsi, soprattutto in ambito economico e politico, di processi che preannunciano la modernità. L’area studiata, caratterizzata da un ambiente naturale in cui predomina l’acqua, che rende quasi invisibile il confine tra i due Stati, quello toscano e quello pontificio, presenta anche una eccezionale frammentazione politica e giurisdizionale, che poteva essere sfruttata per alimentare un commercio illegale delle merci, ma anche per far transitare clandestinamente uomini e idee che, nell’età in cui prendono avvio e si concludono imponenti processi di laicizzazione dello Stato e di secolarizzazione della vita sociale, mettevano a dura prova le istituzioni controriformistiche e le forme confessionali dello Stato Ecclesiastico. Ne risultano percorsi e itinerari di cui spesso si stenta a cogliere la logica, e nei quali commercio locale e relazioni internazionali si intrecciano in modo inestricabile, dando alle pratiche dello scambio, inteso nel senso più ampio, una dimensione sorprendentemente ampia e diffusaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.