La relazione è stata il frutto di una proficua collaborazione a distanza fra tre coautori: Gaspari per la parte su Manzoni, Casini per la parte su Nievo, Manganaro per la parte su Verga; e la parte introduttiva è stata concordata insieme. L'abstract che segue riguarda l'intero saggio, ma la parte propriamente preparata da Casini è quella centrale intitolata "Nievo", oltre a quella iniziale "Introduzione". --- Manzoni punta sul romanzo ben consapevole di avvicinare un «genere proscritto» dalle lettere patrie. Lo stesso progetto partiva da lontano, dalla Francia di Fauriel e di Thierry che aveva conosciuto ventenne. E il poderoso lavoro sulle fonti avviato nel 1821 con il «Fermo» porta già con sé quegli interrogativi sui limiti dell’invenzione applicata alla narrazione storica che ha anticipato più d'uno dei dubbi novecenteschi sulla “fine” del romanzo. Nel frattempo, paradossalmente, i «Promessi sposi» sono divenuti termine di confronto obbligato per ogni cimento successivo, e si sono proposti all’attenzione dei lettori europei come la più decisa liquidazione dell’Italia stereotipa del Grand Tour. Intorno a Nievo e alle «Confessioni d’un Italiano» la ricerca odierna tende a recuperare – talora con sorprendenti e inediti risultati - interi ambienti, figure e orientamenti della cultura italiana di medio Ottocento finora trascurati o ignorati, a ripensare in modo nuovo l’intera vicenda del romanzo ottocentesco nel suo rapporto drammatico con i valori risorgimentali e con forme di scrittura “minori”, e a sottolineare i legami di Nievo – sempre più vistosi - con la grande letteratura e col grande romanzo europei. Nel processo di interpretazione si è progressivamente ridotta la distanza tra Verga e i narratori modernisti e risulta sempre più dilatata quella con Manzoni. Emergono ormai anche pienamente i limiti delle interpretazioni dell’opera di Verga tendenti a marcarne la continuità, a sottovalutare l’adesione al naturalismo. Al contrario sembrano promettere esiti fruttuosi le indagini sulle intersezioni col grande romanzo europeo, che mirino a rilevare e valutare convergenze e divergenze di esiti formali con le opere di Flaubert e Zola.

Da Manzoni a Verga: il romanzo italiano nel contesto europeo

Casini, Simone;
2014

Abstract

La relazione è stata il frutto di una proficua collaborazione a distanza fra tre coautori: Gaspari per la parte su Manzoni, Casini per la parte su Nievo, Manganaro per la parte su Verga; e la parte introduttiva è stata concordata insieme. L'abstract che segue riguarda l'intero saggio, ma la parte propriamente preparata da Casini è quella centrale intitolata "Nievo", oltre a quella iniziale "Introduzione". --- Manzoni punta sul romanzo ben consapevole di avvicinare un «genere proscritto» dalle lettere patrie. Lo stesso progetto partiva da lontano, dalla Francia di Fauriel e di Thierry che aveva conosciuto ventenne. E il poderoso lavoro sulle fonti avviato nel 1821 con il «Fermo» porta già con sé quegli interrogativi sui limiti dell’invenzione applicata alla narrazione storica che ha anticipato più d'uno dei dubbi novecenteschi sulla “fine” del romanzo. Nel frattempo, paradossalmente, i «Promessi sposi» sono divenuti termine di confronto obbligato per ogni cimento successivo, e si sono proposti all’attenzione dei lettori europei come la più decisa liquidazione dell’Italia stereotipa del Grand Tour. Intorno a Nievo e alle «Confessioni d’un Italiano» la ricerca odierna tende a recuperare – talora con sorprendenti e inediti risultati - interi ambienti, figure e orientamenti della cultura italiana di medio Ottocento finora trascurati o ignorati, a ripensare in modo nuovo l’intera vicenda del romanzo ottocentesco nel suo rapporto drammatico con i valori risorgimentali e con forme di scrittura “minori”, e a sottolineare i legami di Nievo – sempre più vistosi - con la grande letteratura e col grande romanzo europei. Nel processo di interpretazione si è progressivamente ridotta la distanza tra Verga e i narratori modernisti e risulta sempre più dilatata quella con Manzoni. Emergono ormai anche pienamente i limiti delle interpretazioni dell’opera di Verga tendenti a marcarne la continuità, a sottovalutare l’adesione al naturalismo. Al contrario sembrano promettere esiti fruttuosi le indagini sulle intersezioni col grande romanzo europeo, che mirino a rilevare e valutare convergenze e divergenze di esiti formali con le opere di Flaubert e Zola.
2014
9788890790546
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1392232
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