La presente nota illustra le principali caratteristiche di un modello matematico sviluppato per la simulazione giornaliera dei livelli del lago Trasimeno. Il modello, che implementa una componente stocastica di disturbo (noise), simula quali processi idrologici principali: le precipitazioni distribuite sul bacino imbrifero; le precipitazioni distribuite sul lago; il deflusso superficiale, ipodermico e profondo; l’evaporazione dal lago e l’evapotraspirazione dal bacino imbrifero; le perdite per filtrazione dal fondo del lago. La procedura sviluppata può essere considerata uno strumento per valutare l’efficacia delle diverse soluzioni proposte per aumentare i contributi idrici verso il lago, in relazione ai possibili scenari di trend delle caratteristiche idro-meteorologiche dell’area (andamento delle precipitazioni e delle temperature). Il modello può anche essere utilizzato per la gestione degli apporti stessi, nel quadro di un uso plurimo ed ottimizzato delle risorse idriche presenti nel sistema (alto bacino del fiume Tevere, medio bacino del fiume Chiascio), finalizzato al controllo dei minimi livelli del lago ma anche degli stati di acque alte, conseguenti ad eventi pluviometrici particolarmente intensi. Quale caso di studio, il modello è stato applicato alla valutazione degli effetti dell’ampliamento del bacino imbrifero del lago mediante i bacini di media collina dei torrenti Esse, Vallaccia e Formanuova con bacino di drenaggio esterno a quello naturale del lago. I risultati ottenuti fanno della procedura uno strumento operativo di supporto alla progettazione dei possibili interventi per la migliore regimazione dei livelli del lago.

La modellistica idrologica nella gestione di un invaso naturale: il caso di studio del Lago Trasimeno

MANCIOLA, Piergiorgio;CASADEI, Stefano
2005

Abstract

La presente nota illustra le principali caratteristiche di un modello matematico sviluppato per la simulazione giornaliera dei livelli del lago Trasimeno. Il modello, che implementa una componente stocastica di disturbo (noise), simula quali processi idrologici principali: le precipitazioni distribuite sul bacino imbrifero; le precipitazioni distribuite sul lago; il deflusso superficiale, ipodermico e profondo; l’evaporazione dal lago e l’evapotraspirazione dal bacino imbrifero; le perdite per filtrazione dal fondo del lago. La procedura sviluppata può essere considerata uno strumento per valutare l’efficacia delle diverse soluzioni proposte per aumentare i contributi idrici verso il lago, in relazione ai possibili scenari di trend delle caratteristiche idro-meteorologiche dell’area (andamento delle precipitazioni e delle temperature). Il modello può anche essere utilizzato per la gestione degli apporti stessi, nel quadro di un uso plurimo ed ottimizzato delle risorse idriche presenti nel sistema (alto bacino del fiume Tevere, medio bacino del fiume Chiascio), finalizzato al controllo dei minimi livelli del lago ma anche degli stati di acque alte, conseguenti ad eventi pluviometrici particolarmente intensi. Quale caso di studio, il modello è stato applicato alla valutazione degli effetti dell’ampliamento del bacino imbrifero del lago mediante i bacini di media collina dei torrenti Esse, Vallaccia e Formanuova con bacino di drenaggio esterno a quello naturale del lago. I risultati ottenuti fanno della procedura uno strumento operativo di supporto alla progettazione dei possibili interventi per la migliore regimazione dei livelli del lago.
2005
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