La decorazione pittorica iniziò l'anno successivo e fu affidata al maestro orvietano Ugolino di Prete Ilario, tra i primi pittori attivi nel Duomo, il quale, successivamente, affrescò le pareti della tribuna (1370-84). Insieme ai suoi aiuti (fra' Giovanni di Buccio Leonardelli, Petrucciolo di Marco, Domenico di Meo, Antonio di Andreuccio e Pietro di Puccio), i quali ebbero probabilmente un ruolo piuttosto limitato, visto che l'unica firma presente è quella di Ugolino, il maestro avviò il ciclo pittorico dalle volte, traendo sicuramente ispirazione, per l'impianto compositivo delle scene e per i soggetti della parete di destra, dagli smalti del Reliquiario, che dal 1338 conservava il Corporale. Terminati i lavori l'otto giugno del 1364, come precisato allo stesso Ugolino nella sua "sottoscrizione" posta sulla parete dietro l'altare, stando alle notizie del Fumi, si aprì per gli affreschi della Cappella una nuova e brevissima stagione tra il 1494-5, quando gli artisti Crisostomo da Orvieto, Giulio di Nicola orafo, fra' Tommaso da Cortona e Jacomo da Bologna intervennero nella parete più vicina all'ingresso, forse tralasciata o non completata da Ugolino, oppure in cattivo stato di conservazione.
“Ad Pingendum in Cappella Corporis Christi”. Gli affreschi della Cappella del Corporale nel Duomo di Orvieto
FRATINI, Corrado
2015
Abstract
La decorazione pittorica iniziò l'anno successivo e fu affidata al maestro orvietano Ugolino di Prete Ilario, tra i primi pittori attivi nel Duomo, il quale, successivamente, affrescò le pareti della tribuna (1370-84). Insieme ai suoi aiuti (fra' Giovanni di Buccio Leonardelli, Petrucciolo di Marco, Domenico di Meo, Antonio di Andreuccio e Pietro di Puccio), i quali ebbero probabilmente un ruolo piuttosto limitato, visto che l'unica firma presente è quella di Ugolino, il maestro avviò il ciclo pittorico dalle volte, traendo sicuramente ispirazione, per l'impianto compositivo delle scene e per i soggetti della parete di destra, dagli smalti del Reliquiario, che dal 1338 conservava il Corporale. Terminati i lavori l'otto giugno del 1364, come precisato allo stesso Ugolino nella sua "sottoscrizione" posta sulla parete dietro l'altare, stando alle notizie del Fumi, si aprì per gli affreschi della Cappella una nuova e brevissima stagione tra il 1494-5, quando gli artisti Crisostomo da Orvieto, Giulio di Nicola orafo, fra' Tommaso da Cortona e Jacomo da Bologna intervennero nella parete più vicina all'ingresso, forse tralasciata o non completata da Ugolino, oppure in cattivo stato di conservazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.