L’articolo conduce una disamina storica e storiografica degli eventi che portarono all’uccisione di Caligola e alla successione di Claudio. Cassio Cherea e alcuni altri pretoriani furono all’inizio del 41 d.C. gli esecutori materiali di una trama contro Caligola che si configurava come l’ennesima, dopo vari fallimenti riportati da altri; ma la trama venne concepita da una pluralità di personaggi, che grazie al prefetto del pretorio Arrecino Clemente e ad Annio Viniciano riuscirono a raccordarsi, e a far convergere verso un disegno unitario l’attività dei rispettivi gruppi interessati all’eliminazione di Caligola. L’unità di intenti delle varie componenti a monte della congiura venne meno dopo la morte di Caligola davanti alla necessità di avviare un nuovo corso; fra le varie prospettive che si aprivano, alla fine prevalse lo zio di Caligola, Claudio, che divenne il quarto imperatore di Roma. Egli dovette essere tutt’altro che inconsapevole della congiura contro il nipote e non così passivo di fronte agli eventi – nonostante la maggior parte delle fonti lo presenti in tal modo –, e grazie soprattutto ai pretoriani riuscì ad imporsi su altri potenziali successori. Quanto a Cassio Cherea, fu ucciso insieme a pochi altri, e non tanto per l’assassinio di Caligola, quanto per l’indisponibilità ad accettare la successione di Claudio, minacciato apertamente.
La fine di Caligola. Analisi di una congiura e di una successione
CRISTOFOLI, ROBERTO
2016
Abstract
L’articolo conduce una disamina storica e storiografica degli eventi che portarono all’uccisione di Caligola e alla successione di Claudio. Cassio Cherea e alcuni altri pretoriani furono all’inizio del 41 d.C. gli esecutori materiali di una trama contro Caligola che si configurava come l’ennesima, dopo vari fallimenti riportati da altri; ma la trama venne concepita da una pluralità di personaggi, che grazie al prefetto del pretorio Arrecino Clemente e ad Annio Viniciano riuscirono a raccordarsi, e a far convergere verso un disegno unitario l’attività dei rispettivi gruppi interessati all’eliminazione di Caligola. L’unità di intenti delle varie componenti a monte della congiura venne meno dopo la morte di Caligola davanti alla necessità di avviare un nuovo corso; fra le varie prospettive che si aprivano, alla fine prevalse lo zio di Caligola, Claudio, che divenne il quarto imperatore di Roma. Egli dovette essere tutt’altro che inconsapevole della congiura contro il nipote e non così passivo di fronte agli eventi – nonostante la maggior parte delle fonti lo presenti in tal modo –, e grazie soprattutto ai pretoriani riuscì ad imporsi su altri potenziali successori. Quanto a Cassio Cherea, fu ucciso insieme a pochi altri, e non tanto per l’assassinio di Caligola, quanto per l’indisponibilità ad accettare la successione di Claudio, minacciato apertamente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.