Agli inizi del Novecento, l’America Centrale produce un esperimento istituzionale unico nel suo genere, di assoluta precocità rispetto al contesto “centrale” del costituzionalismo, eppure effimero nella sua durata per via delle debolezze politiche, prima ancora che culturali, del contesto: una Corte sovranazionale con funzioni “costituzionali” di tutela dei diritti e di risoluzione dei conflitti tra poteri. La cosiddetta “Corte di Cartago”, dal nome della città costaricense in cui ebbe originaria residenza, sarebbe assurta a “modello-non modello” della sovranazionalità latinoamericana come diritto dei diritti e non solo dei poteri, in quanto, da una parte, avrebbe dovuto essere funzionale a cementificare definitivamente l’unificazione del Centro America, perseguita sin dai tempi dell’indipendenza dalla Spagna, dall’altra, si rivelò condizionato da una logica “Pick and Choose”, rivelatasi poi tipica dell’integrazionismo dispersivo e centrifugo del subcontinente.
Un modello-non modello per l’America Latina: la Corte di Cartago
Anna silvia bruno
2013
Abstract
Agli inizi del Novecento, l’America Centrale produce un esperimento istituzionale unico nel suo genere, di assoluta precocità rispetto al contesto “centrale” del costituzionalismo, eppure effimero nella sua durata per via delle debolezze politiche, prima ancora che culturali, del contesto: una Corte sovranazionale con funzioni “costituzionali” di tutela dei diritti e di risoluzione dei conflitti tra poteri. La cosiddetta “Corte di Cartago”, dal nome della città costaricense in cui ebbe originaria residenza, sarebbe assurta a “modello-non modello” della sovranazionalità latinoamericana come diritto dei diritti e non solo dei poteri, in quanto, da una parte, avrebbe dovuto essere funzionale a cementificare definitivamente l’unificazione del Centro America, perseguita sin dai tempi dell’indipendenza dalla Spagna, dall’altra, si rivelò condizionato da una logica “Pick and Choose”, rivelatasi poi tipica dell’integrazionismo dispersivo e centrifugo del subcontinente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.