Nel dibattito europeo intorno alla compatibilità dei simboli religiosi nello spazio pubblico con i principi di laicità e di pluralismo, il tema del velo integrale (burqa/niqab) ha assunto una rilevanza centrale per i forti connotati simbolici, culturali, politici e di sicurezza che ruotano intorno a questo capo di abbigliamento dal contenuto religioso. L'articolo prende in esame il problema dell'uso del burqa/niqab nello spazio pubblico attraverso un'approfondita analisi della Legge francese del 2010 (che ne ha vietato l'utilizzo), dei suoi presupposti giuridici e delle argomentazioni del governo che hanno accompagnato la sua emanazione e applicazione. Attraverso l'analisi dei contenuti del Rapporto Gérin, dei pareri del Conseil d'Etat e del Conseil Constitutionnel nonché del governo, emergono almeno due questioni centrali che - pur senza nominarla direttamente - in realtà allargano il perimetro della laicità: il passaggio da ordine pubblico materiale a ordine pubblico immateriale e quello da spazi pubblici a "spazio pubblico". Infine, l'articolo si sofferma sul caso SAS c. Francia, nel quale la Corte di Strasburgo ha avallato gli argomenti del governo francese, sposando la tesi della tutela del valore dell'ordine pubblico immateriale.
Il divieto francese al velo integrale, tra valori, diritti, laicité e fraternité.
ANGELETTI, Silvia
2016
Abstract
Nel dibattito europeo intorno alla compatibilità dei simboli religiosi nello spazio pubblico con i principi di laicità e di pluralismo, il tema del velo integrale (burqa/niqab) ha assunto una rilevanza centrale per i forti connotati simbolici, culturali, politici e di sicurezza che ruotano intorno a questo capo di abbigliamento dal contenuto religioso. L'articolo prende in esame il problema dell'uso del burqa/niqab nello spazio pubblico attraverso un'approfondita analisi della Legge francese del 2010 (che ne ha vietato l'utilizzo), dei suoi presupposti giuridici e delle argomentazioni del governo che hanno accompagnato la sua emanazione e applicazione. Attraverso l'analisi dei contenuti del Rapporto Gérin, dei pareri del Conseil d'Etat e del Conseil Constitutionnel nonché del governo, emergono almeno due questioni centrali che - pur senza nominarla direttamente - in realtà allargano il perimetro della laicità: il passaggio da ordine pubblico materiale a ordine pubblico immateriale e quello da spazi pubblici a "spazio pubblico". Infine, l'articolo si sofferma sul caso SAS c. Francia, nel quale la Corte di Strasburgo ha avallato gli argomenti del governo francese, sposando la tesi della tutela del valore dell'ordine pubblico immateriale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.