Nell'era digitale, la rappresentazione per la documentazione e la valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali è strettamente legata ai modelli tridimensionali, che si fanno interfaccia interattiva consultabile ai più. In riferimento ai recenti eventi sismici, il rilievo e la rappresentazione acquisiscono un ruolo essenziale nella tutela dei beni della memoria e dell'identità collettiva. In questo scenario la fotografia, la migliore rappresentazione della realtà, svolge una funzione del tutto innovativa grazie alla fotomodellazione, una delle frontiere contemporanee della ricerca applicata alla conservazione del patrimonio culturale. Questa tecnica estremamente economica permette la creazione di modelli tridimensionali a partire dalla semplice acquisizione di immagini digitali. Lo scopo della ricerca proposta è quello di comprendere il pieno potenziale offerto dalla fotomodellazione, analizzando l'affidabilità dei software dedicati con particolare attenzione agli strumenti freeware. Al fine di fornire risultati scientifici, è stato effettuato un confronto analitico tra mesh ottenute tramite fotomodellazione ed un sistema di scansione a luce strutturata dal rilievo del "Doccione di Fontana" della Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia. Il confronto dei modelli derivati dall’utilizzo delle due tecniche è stato effettuato considerando due criteri, uno spaziale ed uno superficiale, estrapolando successivamente i dati relativi alla distribuzione delle deviazioni tra gli elementi che li compongono, prima misura dell’affidabilità di tali strumenti. La fotomodellazione quindi risulta essere una tecnica in grado di duplicare e preservare i beni storici, promuovendo una forma innovativa di comunicazione e di diffusione della cultura, un supporto per il restauro, la diagnosi e la conservazione del patrimonio culturale ed ambientale.

La fotomodellazione per la salvaguardia e la conservazione dei Beni Culturali

Bianconi, Fabio;Catalucci, Sofia;Filippucci, Marco
;
Rossi, Gianluca
2017

Abstract

Nell'era digitale, la rappresentazione per la documentazione e la valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali è strettamente legata ai modelli tridimensionali, che si fanno interfaccia interattiva consultabile ai più. In riferimento ai recenti eventi sismici, il rilievo e la rappresentazione acquisiscono un ruolo essenziale nella tutela dei beni della memoria e dell'identità collettiva. In questo scenario la fotografia, la migliore rappresentazione della realtà, svolge una funzione del tutto innovativa grazie alla fotomodellazione, una delle frontiere contemporanee della ricerca applicata alla conservazione del patrimonio culturale. Questa tecnica estremamente economica permette la creazione di modelli tridimensionali a partire dalla semplice acquisizione di immagini digitali. Lo scopo della ricerca proposta è quello di comprendere il pieno potenziale offerto dalla fotomodellazione, analizzando l'affidabilità dei software dedicati con particolare attenzione agli strumenti freeware. Al fine di fornire risultati scientifici, è stato effettuato un confronto analitico tra mesh ottenute tramite fotomodellazione ed un sistema di scansione a luce strutturata dal rilievo del "Doccione di Fontana" della Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia. Il confronto dei modelli derivati dall’utilizzo delle due tecniche è stato effettuato considerando due criteri, uno spaziale ed uno superficiale, estrapolando successivamente i dati relativi alla distribuzione delle deviazioni tra gli elementi che li compongono, prima misura dell’affidabilità di tali strumenti. La fotomodellazione quindi risulta essere una tecnica in grado di duplicare e preservare i beni storici, promuovendo una forma innovativa di comunicazione e di diffusione della cultura, un supporto per il restauro, la diagnosi e la conservazione del patrimonio culturale ed ambientale.
2017
9788860747839
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1408165
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