Il saggio analizza le complesse e spesso inattese relazioni tra Italia e Russia/URSS tra la fine della Prima Guerra Mondiale e l’avvento del fascismo in Italia. L'autore sottolinea come, nonostante la distanza geografica e la scarsità di interessi diretti comuni, i due paesi abbiano affrontato processi simili di sconvolgimento e riorganizzazione politica. La ricerca si concentra sulla percezione reciproca e sugli sforzi diplomatici italiani di comprendere e interagire con il nascente regime bolscevico.L'originalità del volume risiede nell'ampio ricorso a fonti primarie italiane e russe, inclusi documenti d'archivio diplomatici e militari. Randazzo attinge in modo significativo agli Archivi del Ministero degli Affari Esteri (MAE), che rivelano le valutazioni, spesso errate, degli ambasciatori italiani sulla stabilità del regime zarista e la natura della Rivoluzione d'Ottobre. In particolare, vengono analizzati i dispacci di figure come Andrea Carlotti di Riparbella e Giulio Melegari, che inizialmente sottovalutarono la portata della rivoluzione.Il saggio mette in luce anche il ruolo delle missioni militari italiane in Russia (ad esempio, quelle di Bassignano in Russia meridionale, Fassini Camossi in Siberia e Sifola ad Arcangelo ), desumendo informazioni da archivi militari che dettagliano la loro attività a supporto delle forze anti-bolsceviche. La corrispondenza di diplomatici come Giovanni Amadori fornisce un'istantanea vivida delle condizioni della Russia post-rivoluzionaria, descrivendo la distruzione e la complessa realtà socio-economica del "comunismo di guerra". L'autore esamina inoltre la propaganda bolscevica in Europa, basandosi su rapporti che documentano la sua diffusione attraverso avamposti come Stoccolma e Copenaghen. Il volume, quindi, non solo traccia una cronologia diplomatica, ma offre una preziosa analisi delle percezioni e delle rappresentazioni reciproche che hanno plasmato le relazioni tra "zarismo" e "comunismo" e tra "Italia liberale/fascista" e "Russia sovietica

From Russia to the USSR: the Italy-Soviet relations during the years of the communist uprising and the march on Rome

Francesco Randazzo
2017

Abstract

Il saggio analizza le complesse e spesso inattese relazioni tra Italia e Russia/URSS tra la fine della Prima Guerra Mondiale e l’avvento del fascismo in Italia. L'autore sottolinea come, nonostante la distanza geografica e la scarsità di interessi diretti comuni, i due paesi abbiano affrontato processi simili di sconvolgimento e riorganizzazione politica. La ricerca si concentra sulla percezione reciproca e sugli sforzi diplomatici italiani di comprendere e interagire con il nascente regime bolscevico.L'originalità del volume risiede nell'ampio ricorso a fonti primarie italiane e russe, inclusi documenti d'archivio diplomatici e militari. Randazzo attinge in modo significativo agli Archivi del Ministero degli Affari Esteri (MAE), che rivelano le valutazioni, spesso errate, degli ambasciatori italiani sulla stabilità del regime zarista e la natura della Rivoluzione d'Ottobre. In particolare, vengono analizzati i dispacci di figure come Andrea Carlotti di Riparbella e Giulio Melegari, che inizialmente sottovalutarono la portata della rivoluzione.Il saggio mette in luce anche il ruolo delle missioni militari italiane in Russia (ad esempio, quelle di Bassignano in Russia meridionale, Fassini Camossi in Siberia e Sifola ad Arcangelo ), desumendo informazioni da archivi militari che dettagliano la loro attività a supporto delle forze anti-bolsceviche. La corrispondenza di diplomatici come Giovanni Amadori fornisce un'istantanea vivida delle condizioni della Russia post-rivoluzionaria, descrivendo la distruzione e la complessa realtà socio-economica del "comunismo di guerra". L'autore esamina inoltre la propaganda bolscevica in Europa, basandosi su rapporti che documentano la sua diffusione attraverso avamposti come Stoccolma e Copenaghen. Il volume, quindi, non solo traccia una cronologia diplomatica, ma offre una preziosa analisi delle percezioni e delle rappresentazioni reciproche che hanno plasmato le relazioni tra "zarismo" e "comunismo" e tra "Italia liberale/fascista" e "Russia sovietica
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1409934
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact