Chiara Isabella Fornari, al secolo Anna Felice, nacque a Roma nel 1697, divenne in giovane età clarissa nel convento di S. Francesco di Todi dove trascorse il resto della vita, prendendo qui i voti nel 1712, e divenendone poi, nel 1735, badessa e riformatrice, fino alla morte, sopraggiunta nel 1744. Il saggio ricostruisce l’immagine agiografica della Fornari plasmata tra la metà del Settecento e i primi decenni del secolo successivo dai promotori del suo culto e ripercorre l’accidentato cammino, mai concluso, del suo processo di canonizzazione, iniziato a Todi tra 1748 e 1754 e riaperto poi, a Todi e a Roma, tra 1837 e 1853. Suor Chiara Isabella è nota per il culto, tributato ancora oggi a livello internazionale, ad alcune opere legate alla sua personale spiritualità: la Madonna della Fiducia venerata nel Seminario Romano sin dalla metà Settecento e la piccola statua di Maria Bambina, conservata a Milano e da lei stessa prodotta in cera, che nell'Ottocento è divenuta centrale nella famiglia delle Suore di Carità di Lovere dette anche, appunto, di Maria Bambina.
Chiara Isabella Fornari, una mistica tra Illuminismo e Restaurazione
COLETTI, Chiara
In corso di stampa
Abstract
Chiara Isabella Fornari, al secolo Anna Felice, nacque a Roma nel 1697, divenne in giovane età clarissa nel convento di S. Francesco di Todi dove trascorse il resto della vita, prendendo qui i voti nel 1712, e divenendone poi, nel 1735, badessa e riformatrice, fino alla morte, sopraggiunta nel 1744. Il saggio ricostruisce l’immagine agiografica della Fornari plasmata tra la metà del Settecento e i primi decenni del secolo successivo dai promotori del suo culto e ripercorre l’accidentato cammino, mai concluso, del suo processo di canonizzazione, iniziato a Todi tra 1748 e 1754 e riaperto poi, a Todi e a Roma, tra 1837 e 1853. Suor Chiara Isabella è nota per il culto, tributato ancora oggi a livello internazionale, ad alcune opere legate alla sua personale spiritualità: la Madonna della Fiducia venerata nel Seminario Romano sin dalla metà Settecento e la piccola statua di Maria Bambina, conservata a Milano e da lei stessa prodotta in cera, che nell'Ottocento è divenuta centrale nella famiglia delle Suore di Carità di Lovere dette anche, appunto, di Maria Bambina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.