La cooperazione universitaria fra Italia ed Albania ha origine a partire dagli anni ’20 del secolo scorso quando molti giovani albanesi effettuano gli studi universitari in Italia.Gli stessi dopo la II^ guerra mondiale, quando non invisi al regime comunista, hanno costituito una base importante per la creazione del sistema universitario albanese che prende avvio con l’avvio delle attivita’ accademiche dell’Universita’ di Tirana nel 1954. Durante gli anni del regime alcuni collegamenti fra studiosi italiani ed albanesi, individuali e molto selettivi, continuano .A partire dagli anni ’80 alcuni giovani albanesi si formano presso alcune Universita’ italiane. Il Rettore in carica dell’Universita’ Agricola di Tirana ha preso la laurea in Scienze Agrarie presso l’Universita’ di Perugia nel 1985.Dopo la caduta del regime le Universita’ italiane si aprono a studenti, laureati e docenti della parte albanese.Il Presidente della Repubblica, la Presidente del Parlamento,la Ministra dell’intergrazione hanno ottenuto titoli post laurea in Italia. Il numero degli studenti albanesi gradualmente raggiunge numeri importanti tanto che oggi gli iscritti nelle Universita’ italiane sono piu’ di 12000 e dal 92 in poi sono piu’ di 50000 i giovani albanesi che hanno frequentato corsi universitari.La collaborazione fra docenti si attiva prima in via informale ma alla fine del 1996 si puo’ dire che alcuni Programmi grazie soprattutto a CONICS si andavano sistematizzando. Con la crisi profonda della primavera del ’97 c’e’ una breve fase di interruzione.Nei primi mesi dopo la pacificazione il 18 dicembre dello stesso anno si la firma dell’Accordo Quadro di Cooperazione Scientifica e Tecnologica.Alcuni mesi dopo nel “ Pacchetto Angioni” si prevedono alcuni interventi per la formazione scolastica ed universitaria. Si supera cosi’ la fase disarticolata della collaborazione che attraverso gli strumenti indicati si avvia verso una attivita’ piu’ coordinata e sistematizzata. Fra le iniziative intraprese vi e’ quella effettuare periodicamente delle riunioni con gli Uffici Relazioni Internazionali della Universita’.Si cerca di mantenere un contatto continuo con il responsabile del Ministero dell’Educazione e della Scienza per la formazione universitaria e con il Presidente della KRSH(Conferenza dei rettori delle Universita’ Balcaniche). Come iniziative intraprese preme citare che nel settore dell’archeologia, ove si registra la presenza in Albania di 4 missioni guidate da docenti universitari, si e’ sostenuta la firma di un Accordo operativo unico organico fra le parti con partecipazione anche degli amministratori locali nei quali si collocano i siti di interesse delle missioni. In tal modo da una parte i stimola il possibile processo di cofinanziamento delle attivita’ annualmente programmate, al partecipazione delle popolazioni locali, il maggior rispetto delgli impegni assunti , la concretizzazione di una cooperazione sempre piu’ paritaria e meno assistita.
Il PCS&T fra Italia ed Albania e il Programma Esecutivo del 2005-2007 Risultati
CIANI, Adriano
2009
Abstract
La cooperazione universitaria fra Italia ed Albania ha origine a partire dagli anni ’20 del secolo scorso quando molti giovani albanesi effettuano gli studi universitari in Italia.Gli stessi dopo la II^ guerra mondiale, quando non invisi al regime comunista, hanno costituito una base importante per la creazione del sistema universitario albanese che prende avvio con l’avvio delle attivita’ accademiche dell’Universita’ di Tirana nel 1954. Durante gli anni del regime alcuni collegamenti fra studiosi italiani ed albanesi, individuali e molto selettivi, continuano .A partire dagli anni ’80 alcuni giovani albanesi si formano presso alcune Universita’ italiane. Il Rettore in carica dell’Universita’ Agricola di Tirana ha preso la laurea in Scienze Agrarie presso l’Universita’ di Perugia nel 1985.Dopo la caduta del regime le Universita’ italiane si aprono a studenti, laureati e docenti della parte albanese.Il Presidente della Repubblica, la Presidente del Parlamento,la Ministra dell’intergrazione hanno ottenuto titoli post laurea in Italia. Il numero degli studenti albanesi gradualmente raggiunge numeri importanti tanto che oggi gli iscritti nelle Universita’ italiane sono piu’ di 12000 e dal 92 in poi sono piu’ di 50000 i giovani albanesi che hanno frequentato corsi universitari.La collaborazione fra docenti si attiva prima in via informale ma alla fine del 1996 si puo’ dire che alcuni Programmi grazie soprattutto a CONICS si andavano sistematizzando. Con la crisi profonda della primavera del ’97 c’e’ una breve fase di interruzione.Nei primi mesi dopo la pacificazione il 18 dicembre dello stesso anno si la firma dell’Accordo Quadro di Cooperazione Scientifica e Tecnologica.Alcuni mesi dopo nel “ Pacchetto Angioni” si prevedono alcuni interventi per la formazione scolastica ed universitaria. Si supera cosi’ la fase disarticolata della collaborazione che attraverso gli strumenti indicati si avvia verso una attivita’ piu’ coordinata e sistematizzata. Fra le iniziative intraprese vi e’ quella effettuare periodicamente delle riunioni con gli Uffici Relazioni Internazionali della Universita’.Si cerca di mantenere un contatto continuo con il responsabile del Ministero dell’Educazione e della Scienza per la formazione universitaria e con il Presidente della KRSH(Conferenza dei rettori delle Universita’ Balcaniche). Come iniziative intraprese preme citare che nel settore dell’archeologia, ove si registra la presenza in Albania di 4 missioni guidate da docenti universitari, si e’ sostenuta la firma di un Accordo operativo unico organico fra le parti con partecipazione anche degli amministratori locali nei quali si collocano i siti di interesse delle missioni. In tal modo da una parte i stimola il possibile processo di cofinanziamento delle attivita’ annualmente programmate, al partecipazione delle popolazioni locali, il maggior rispetto delgli impegni assunti , la concretizzazione di una cooperazione sempre piu’ paritaria e meno assistita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.