La sobrietà al tempo della crisi: la lezione di Teresa d’Avila

La povertà "volontaria" in campo materiale che Santa Teresa di Gesù mette in pratica nei suoi conventi, come componente della vita ascetica, si può rileggere oggi come "sobrietà" del vivere, che manifesta diversi vantaggi (distacco dalle cose, libertà dalle preoccupazioni, instaurazione di amicizie disinteressate, etc.). Ma i vantaggi della mistica teresiana non si esauriscono, dal punto di vista economico, nella rivalutazione della sobrietà che può incidere sulla quantità e qualità dei consumi. L'articolo mette in luce come la produzione di beni relazionali, come frutto della vita mistica, sia feconda anche per l'economia stessa che, essendo incastonata nella comunità, beneficia delle istituzioni formali ed informali che vi operano, della qualità dei legami sociali che la caratterizzano e dell'atmosfera di dono che vi è in circolo. L'articolo mette anche in luce il riformismo sociale di Santa Teresa d'Avila e l'attualità del pensiero teresiano nel quadro delle sfide economiche contemporanee.