L’Italia è entrata nel primo conflitto mondiale un anno dopo il suo inizio. Fu una partecipazione concordata e discussa a tavolino nell’ormai storico “patto di Londra” nel quale l’Italia si impegnava a scendere in guerra contro gli Imperi centrali, ai quali era unita da una “anomala” alleanza, in cambio di rivendicazioni territoriali in Dalmazia al termine del conflitto. Contemporaneamente, anche la Russia sperava di ottenere dallo sfaldamento degli imperi austroungarico e ottomano una sorta di “protettorato” sui popoli slavi dei Balcani. Fatto sta che la politica di riavvicinamento dei due paesi, avvenuta con l’Accordo di Racconigi del 1909, era ormai un ricordo abbastanza lontano e Roma e San Pietroburgo si guarderanno con sospetto fino poi a comprendere che i Balcani avrebbero subito un destino del tutto diverso rispetto alle loro aspettative.
Tempi di guerra e diplomazia: l'Italia e il primo conflitto mondiale
RANDAZZO, Francesco
2015
Abstract
L’Italia è entrata nel primo conflitto mondiale un anno dopo il suo inizio. Fu una partecipazione concordata e discussa a tavolino nell’ormai storico “patto di Londra” nel quale l’Italia si impegnava a scendere in guerra contro gli Imperi centrali, ai quali era unita da una “anomala” alleanza, in cambio di rivendicazioni territoriali in Dalmazia al termine del conflitto. Contemporaneamente, anche la Russia sperava di ottenere dallo sfaldamento degli imperi austroungarico e ottomano una sorta di “protettorato” sui popoli slavi dei Balcani. Fatto sta che la politica di riavvicinamento dei due paesi, avvenuta con l’Accordo di Racconigi del 1909, era ormai un ricordo abbastanza lontano e Roma e San Pietroburgo si guarderanno con sospetto fino poi a comprendere che i Balcani avrebbero subito un destino del tutto diverso rispetto alle loro aspettative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
