Il saggio esamina il contributo del pittore francese Claude-Joseph Vernet alla rappresentazione della veduta di porti e scenari costieri durante il suo soggiorno in Italia che si concluse nel 1734; Vernet, come seppe comprendere Denis Diderot recensendo i Salons in cue erano esposti i suoi dipinti, inaugurò un nuovo e più moderno modo di osservare e ritrarre la natura che aveva le sue radici nella pittura di Claude Lorrain; il modo nuovo di stabilire correlazioni tra figure e paesaggio e il senso di stupore di fronte allo spettacolo naturale deriva però anche da Watteau, come il contributo mira a dimostrare. Vernet, ereditando una specialità di Adrien Manglard, fu anche attento osservatore della realtà, con esiti di grande esattezza topografica, soprattutto nelle vedute di Napoli o dei feudi come Caprarola.
Tra esattezza topografica e sentimento della natura: il contributo di Claude-Joseph Vernet alla pittura di marine, di porti e dello scenario costiero
Blasio, Silvia
2020
Abstract
Il saggio esamina il contributo del pittore francese Claude-Joseph Vernet alla rappresentazione della veduta di porti e scenari costieri durante il suo soggiorno in Italia che si concluse nel 1734; Vernet, come seppe comprendere Denis Diderot recensendo i Salons in cue erano esposti i suoi dipinti, inaugurò un nuovo e più moderno modo di osservare e ritrarre la natura che aveva le sue radici nella pittura di Claude Lorrain; il modo nuovo di stabilire correlazioni tra figure e paesaggio e il senso di stupore di fronte allo spettacolo naturale deriva però anche da Watteau, come il contributo mira a dimostrare. Vernet, ereditando una specialità di Adrien Manglard, fu anche attento osservatore della realtà, con esiti di grande esattezza topografica, soprattutto nelle vedute di Napoli o dei feudi come Caprarola.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.