INTRODUZIONE L’inquinamento atmosferico rappresenta un rischio accertato per la salute umana ed i bambini sono particolarmente suscettibili a tale rischio, per aspetti biologici e sociali. Rispetto agli adulti, infatti, svolgono più attività all’aperto, respirano una maggiore quantità d’aria per unità di peso e sono quindi soggetti a una maggiore esposizione agli agenti inquinanti. Inoltre, i processi di crescita e di sviluppo caratteristici della fase pre-adolescenziale possono essere facilmente alterati dall’esposizione a sostanze tossiche. Il progetto MAPEC (Monitoring of Air Pollution Effects on Children to support public health policies) ha lo scopo di valutare l’associazione tra concentrazione di inquinanti atmosferici e marcatori di effetto biologico precoce, quali il danno al DNA, al fine di sviluppare un modello globale per la valutazione del rischio associato all’inquinamento dell’aria. METODI Circa 1000 bambini di età compresa tra 6 e 8 anni sono stati reclutati in 5 città italiane caratterizzate da diversi livelli di inquinanti aerei (Brescia, Torino, Pisa, Perugia e Lecce). Campioni di cellule della mucosa orale sono stati raccolti in due diversi periodi: inverno 2014 e primavera 2015. La presenza di alterazioni genomiche in tali cellule è stata indagata utilizzando il test del micronucleo. RISULTATI I dati ottenuti evidenziano che la frequenza di micronuclei nelle cellule della mucosa orale è maggiore nella stagione invernale rispetto a quella estiva. Inoltre, tale biomarcatore risulta essere correlato positivamente con i livelli di alcuni inquinanti aerei registrati nei giorni del campionamento invernale. La valutazione delle correlazioni con i dati chimici della stagione estiva è ancora in corso di svolgimento. CONCLUSIONI I risultati suggeriscono che il test del micronucleo potrebbe diventare un importante strumento di biomonitoraggio per la valutazione precoce del rischio genotossico associato all’inquinamento atmosferico.

Associazione tra danno al DNA in cellule della mucosa orale e concentrazione di inquinanti atmosferici in cinque città italiane: risultati preliminari del progetto MAPEC-LIFE (Monitoring of Air Pollution Effects on Children to Support Public Health Policies)

LEVORATO, SARA;SALVATORI, TANIA;VILLARINI, Milena;FATIGONI, Cristina;VANNINI, SAMUELE;MORETTI, Massimo;
2016

Abstract

INTRODUZIONE L’inquinamento atmosferico rappresenta un rischio accertato per la salute umana ed i bambini sono particolarmente suscettibili a tale rischio, per aspetti biologici e sociali. Rispetto agli adulti, infatti, svolgono più attività all’aperto, respirano una maggiore quantità d’aria per unità di peso e sono quindi soggetti a una maggiore esposizione agli agenti inquinanti. Inoltre, i processi di crescita e di sviluppo caratteristici della fase pre-adolescenziale possono essere facilmente alterati dall’esposizione a sostanze tossiche. Il progetto MAPEC (Monitoring of Air Pollution Effects on Children to support public health policies) ha lo scopo di valutare l’associazione tra concentrazione di inquinanti atmosferici e marcatori di effetto biologico precoce, quali il danno al DNA, al fine di sviluppare un modello globale per la valutazione del rischio associato all’inquinamento dell’aria. METODI Circa 1000 bambini di età compresa tra 6 e 8 anni sono stati reclutati in 5 città italiane caratterizzate da diversi livelli di inquinanti aerei (Brescia, Torino, Pisa, Perugia e Lecce). Campioni di cellule della mucosa orale sono stati raccolti in due diversi periodi: inverno 2014 e primavera 2015. La presenza di alterazioni genomiche in tali cellule è stata indagata utilizzando il test del micronucleo. RISULTATI I dati ottenuti evidenziano che la frequenza di micronuclei nelle cellule della mucosa orale è maggiore nella stagione invernale rispetto a quella estiva. Inoltre, tale biomarcatore risulta essere correlato positivamente con i livelli di alcuni inquinanti aerei registrati nei giorni del campionamento invernale. La valutazione delle correlazioni con i dati chimici della stagione estiva è ancora in corso di svolgimento. CONCLUSIONI I risultati suggeriscono che il test del micronucleo potrebbe diventare un importante strumento di biomonitoraggio per la valutazione precoce del rischio genotossico associato all’inquinamento atmosferico.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1412206
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