La propagazione per talea semi-legnosa, non completamente lignificata e provvista di foglie, è conosciuta da tempo come una via percorribile per la propagazione del nocciolo, ma la sua diffusione commerciale è stata limitata dai risultati poco costanti e dalla limitata resa in radicazione. Dal punto di vista fisiologico, l’emissione di radici avventizie rappresenta un processo energeticamente costoso. Lo stimolo dell’attività fotosintetica può quindi sostenere la radicazione e lo sviluppo delle radici. Lo scopo del lavoro era quello di testare l’influenza di differenti regimi luminosi sulla radicazione di talee semilegnose di nocciolo e di verificare l’eventuale effetto di differenti livelli di lignificazione delle talee sulla loro radicazione. A fine giugno 2014, talee della cv. Tonda di Giffoni sono state sottoposte durante la fase di radicazione a 3 differenti regimi luminosi: illuminazione aggiuntiva (PAR 200-300 μmoli m-2 s-1), ombreggiate (30-70 μmoli m-2 s-1 ) e controllo (luminosità ambientale ~100 μmoli m-2 s-1). Le talee sono state poi distinte in talee basali (ottenute dai nodi tra il 3° e l’8°) ed apicali (ottenute dai nodi tra il 9° ed il 14°). La risposta fotosintetica delle foglie delle talee ai differenti regimi luminosi era lineare e simile a quella misurata in campo. Globalmente, le talee sottoposte ad illuminazione aggiuntiva avevano un contenuto in carboidrati maggiore rispetto a quelle controllo ed ombreggiate. La radicazione e la sopravvivenza in fase di post-radicazione risultava maggiore nelle talee sottoposte ad illuminazione aggiuntiva con punte del 92% di radicazione e del 80% di sopravvivenza. Le talee apicali hanno avuto percentuali di radicazione e sopravvivenza significativamente superiori alle talee basali In conclusione, l’utilizzo di talee derivanti dalla parte medio-apicale dei germogli e l’utilizzo di regimi radiativi intorno a 200-300 μmoli m-2 s-1 incrementano il successo della propagazione per talea del nocciolo.
Propagazione del nocciolo per talea semilegnosa: incremento della radicazione tramite illuminazione aggiuntiva e utilizzo di talee ottenute dalla parte apicale dei germogli
PALLIOTTI, Alberto;FARINELLI, Daniela
2016
Abstract
La propagazione per talea semi-legnosa, non completamente lignificata e provvista di foglie, è conosciuta da tempo come una via percorribile per la propagazione del nocciolo, ma la sua diffusione commerciale è stata limitata dai risultati poco costanti e dalla limitata resa in radicazione. Dal punto di vista fisiologico, l’emissione di radici avventizie rappresenta un processo energeticamente costoso. Lo stimolo dell’attività fotosintetica può quindi sostenere la radicazione e lo sviluppo delle radici. Lo scopo del lavoro era quello di testare l’influenza di differenti regimi luminosi sulla radicazione di talee semilegnose di nocciolo e di verificare l’eventuale effetto di differenti livelli di lignificazione delle talee sulla loro radicazione. A fine giugno 2014, talee della cv. Tonda di Giffoni sono state sottoposte durante la fase di radicazione a 3 differenti regimi luminosi: illuminazione aggiuntiva (PAR 200-300 μmoli m-2 s-1), ombreggiate (30-70 μmoli m-2 s-1 ) e controllo (luminosità ambientale ~100 μmoli m-2 s-1). Le talee sono state poi distinte in talee basali (ottenute dai nodi tra il 3° e l’8°) ed apicali (ottenute dai nodi tra il 9° ed il 14°). La risposta fotosintetica delle foglie delle talee ai differenti regimi luminosi era lineare e simile a quella misurata in campo. Globalmente, le talee sottoposte ad illuminazione aggiuntiva avevano un contenuto in carboidrati maggiore rispetto a quelle controllo ed ombreggiate. La radicazione e la sopravvivenza in fase di post-radicazione risultava maggiore nelle talee sottoposte ad illuminazione aggiuntiva con punte del 92% di radicazione e del 80% di sopravvivenza. Le talee apicali hanno avuto percentuali di radicazione e sopravvivenza significativamente superiori alle talee basali In conclusione, l’utilizzo di talee derivanti dalla parte medio-apicale dei germogli e l’utilizzo di regimi radiativi intorno a 200-300 μmoli m-2 s-1 incrementano il successo della propagazione per talea del nocciolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.