Dotata fin dal tardo medioevo di santuari, quasi tutti collegati ai luoghi della memoria francescana, la città umbra, per tutta l’età moderna e gran parte di quella contemporanea, presenta i grandi santuari (la chiesa-sepolcro di S. Francesco e la Basilica di S. Maria degli Angeli, con la Porziuncola) in concorrenza tra loro. Solo a partire dal Concilio Vaticano II, Assisi sembra acquisire una dimensione nazionale e internazionale, tale da poterla definire semplicemente “città santuario”. Tale prospettiva viene inserita sulla robusta tradizione che lungo tutto il Novecento ha molto insistito sul ruolo della cittadina umbra come santuario francescano della pace, fino a considerare il ruolo decisivo nella rinascita di Assisi della scelta di Giovanni Paolo II di farne il luogo dell’incontro interreligioso nell’anno 1986. L’affermazione nel mondo cattolico dello “spirito di Assisi” ha significato l’insediamento nella città di organizzazioni religiose legate a nuove e antiche esperienze religiose e, di conseguenza, l’affluenza quotidiana di pellegrini nella città umbra. Da allora, nella simbologia delle iniziative papali, Assisi è divenuta un’altra Roma, dove il papa è di casa, ma dove non pesa l’immagine istituzionale della sede papale, centro del governo della Chiesa cattolica.

Assisi:dalla "città dei santuari" alla "città santuario"

TOSTI, Mario
2017

Abstract

Dotata fin dal tardo medioevo di santuari, quasi tutti collegati ai luoghi della memoria francescana, la città umbra, per tutta l’età moderna e gran parte di quella contemporanea, presenta i grandi santuari (la chiesa-sepolcro di S. Francesco e la Basilica di S. Maria degli Angeli, con la Porziuncola) in concorrenza tra loro. Solo a partire dal Concilio Vaticano II, Assisi sembra acquisire una dimensione nazionale e internazionale, tale da poterla definire semplicemente “città santuario”. Tale prospettiva viene inserita sulla robusta tradizione che lungo tutto il Novecento ha molto insistito sul ruolo della cittadina umbra come santuario francescano della pace, fino a considerare il ruolo decisivo nella rinascita di Assisi della scelta di Giovanni Paolo II di farne il luogo dell’incontro interreligioso nell’anno 1986. L’affermazione nel mondo cattolico dello “spirito di Assisi” ha significato l’insediamento nella città di organizzazioni religiose legate a nuove e antiche esperienze religiose e, di conseguenza, l’affluenza quotidiana di pellegrini nella città umbra. Da allora, nella simbologia delle iniziative papali, Assisi è divenuta un’altra Roma, dove il papa è di casa, ma dove non pesa l’immagine istituzionale della sede papale, centro del governo della Chiesa cattolica.
2017
9788825506303
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1417445
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