Negli oliveti superintensivi la potatura è una tecnica fondamentale per il mantenimento delle dimensioni della chioma all’interno dei volumi dominabili dalle macchine scavallatrici usate per la raccolta e per mantenere un’elevata produttività nel corso del tempo. Infatti, il sistema di allevamento a parete consente di eseguire la potatura meccanica (hedging e topping) agevolmente, d’altro canto questa può causare deformazioni della chioma ed un progressivo invecchiamento delle parti interne della stessa. Per ovviare a questo tipo di problema è stata proposta una tecnica di potatura detta selettiva, basata sull’eliminazione di tutte le branche che non soddisfano il requisito di elasticità e che quindi vengono danneggiate al passaggio della macchina scavallatrice. Questo permette di usare volumi di chioma maggiori e di asportare meno rami fruttiferi nel corso della potatura. Lo scopo di questo lavoro era di confrontare l’effetto di queste due tipologie di potatura sul comportamento vegeto-produttivo di piante delle cv. Arbequina e Maurino in un intervallo di tempo di 4 anni. Le potature sono state effettuate ogni anno ad inizio aprile in un impianto sperimentale localizzato vicino a Deruta (PG), messo a dimora nel 2006. L’hedging ed il topping sono stati eseguiti alternativamente in modo da intervenire ogni anno su solo una faccia delle tre che compongono la parete. I risultati di lungo termine mostrano una maggiore asportazione di legno di potatura nella tesi selettiva mentre la produttività ha subito un consistente incremento, rispetto alla tesi potata meccanicamente, principalmente dovuto all’incremento del volume di chioma per pianta. Sebbene la chioma delle piante potate selettivamente sia perfettamente compatibile con l’utilizzo della macchina scavallatrice (i.e. non sono stati rilevati danni di particolare importanza alle branche), la mancanza di battitori nella parte alta della cabina di scuotimento ha ridotto considerevolmente l’efficienza di raccolta. In conclusione, la potatura selettiva sembra essere più adatta della potatura meccanizzata per la gestione delle chiome degli oliveti superintensivi, anche se l’incremento del volume di chioma, in particolare dell’altezza delle piante, richiede l’utilizzo di macchine con battitori liberi nella parte alta della cabina di scuotimento in modo da eseguire le operazioni di raccolta con alte efficienze.

Effetto della potatura “selettiva” e della potatura meccanica sul comportamento vegeto produttivo di piante allevate in un impianto superintensivo.

FARINELLI, Daniela
2017

Abstract

Negli oliveti superintensivi la potatura è una tecnica fondamentale per il mantenimento delle dimensioni della chioma all’interno dei volumi dominabili dalle macchine scavallatrici usate per la raccolta e per mantenere un’elevata produttività nel corso del tempo. Infatti, il sistema di allevamento a parete consente di eseguire la potatura meccanica (hedging e topping) agevolmente, d’altro canto questa può causare deformazioni della chioma ed un progressivo invecchiamento delle parti interne della stessa. Per ovviare a questo tipo di problema è stata proposta una tecnica di potatura detta selettiva, basata sull’eliminazione di tutte le branche che non soddisfano il requisito di elasticità e che quindi vengono danneggiate al passaggio della macchina scavallatrice. Questo permette di usare volumi di chioma maggiori e di asportare meno rami fruttiferi nel corso della potatura. Lo scopo di questo lavoro era di confrontare l’effetto di queste due tipologie di potatura sul comportamento vegeto-produttivo di piante delle cv. Arbequina e Maurino in un intervallo di tempo di 4 anni. Le potature sono state effettuate ogni anno ad inizio aprile in un impianto sperimentale localizzato vicino a Deruta (PG), messo a dimora nel 2006. L’hedging ed il topping sono stati eseguiti alternativamente in modo da intervenire ogni anno su solo una faccia delle tre che compongono la parete. I risultati di lungo termine mostrano una maggiore asportazione di legno di potatura nella tesi selettiva mentre la produttività ha subito un consistente incremento, rispetto alla tesi potata meccanicamente, principalmente dovuto all’incremento del volume di chioma per pianta. Sebbene la chioma delle piante potate selettivamente sia perfettamente compatibile con l’utilizzo della macchina scavallatrice (i.e. non sono stati rilevati danni di particolare importanza alle branche), la mancanza di battitori nella parte alta della cabina di scuotimento ha ridotto considerevolmente l’efficienza di raccolta. In conclusione, la potatura selettiva sembra essere più adatta della potatura meccanizzata per la gestione delle chiome degli oliveti superintensivi, anche se l’incremento del volume di chioma, in particolare dell’altezza delle piante, richiede l’utilizzo di macchine con battitori liberi nella parte alta della cabina di scuotimento in modo da eseguire le operazioni di raccolta con alte efficienze.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1419330
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