In "Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini" (1994) Mari Luzi dà forma a una raccolta dominata da una insolita, per lui, volontà narrativa. "Viaggio" è una raccolta dove molti aspetti che sottendono al lavoro dello scrittore, cioè il rapporto tra il sé e l’opera, si intrecciano con il ripensamento del senso della vita, com’è evidente nella scelta di raccontare il cammino di ritorno nella propria città natale di un grande maestro della pittura. Il saggio intende cogliere la concezione dell'arte e del fare artistico che sottende e che finalizza la stesura di quest'opera, e più in generale la concezione luziana della poesia.

Mario Luzi, il sé e l’opera

SCRIVANO, Fabrizio
2017

Abstract

In "Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini" (1994) Mari Luzi dà forma a una raccolta dominata da una insolita, per lui, volontà narrativa. "Viaggio" è una raccolta dove molti aspetti che sottendono al lavoro dello scrittore, cioè il rapporto tra il sé e l’opera, si intrecciano con il ripensamento del senso della vita, com’è evidente nella scelta di raccontare il cammino di ritorno nella propria città natale di un grande maestro della pittura. Il saggio intende cogliere la concezione dell'arte e del fare artistico che sottende e che finalizza la stesura di quest'opera, e più in generale la concezione luziana della poesia.
2017
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1419559
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